Rosa Volpe, il pm del caso Vassallo costretta a lasciare l’incarico, grazie a una circolare del Csm potrà continuare a indagare sui killer

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Rosa Volpe, il pm del caso Vassallo costretta a lasciare l’incarico, grazie a una circolare del Csm potrà continuare a indagare sui killer

Rosa Volpe, il pubblico ministero che indaga sull’omicidio dell’ex sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, non fa più parte della Direzione distrettuale antimafia di Salerno. La Volpe, due giorni dopo il brutale assassinio, avvolto ancora nel mistero,  richiamò a sé le indagini, togliendole alla Procura ordinaria di Vallo della Lucania. Il magistrato è stato per dieci anni uno dei pilastri fondamentali dell’antimafia a Salerno, per legge è costretta a lasciare. Il trasferimento, avvenuto già da qualche giorno, alla sezione Misure di prevenzione. Rosa Volpe affiancherà il collega Antonio Centore, ex magistrato della Dda, adesso in attesa della nomina ufficiale di procuratore aggiunto.  Per un momento si è temuto che dovesse lasciare il caso Vassallo portato avanti insieme a Franco Roberti, procuratore capo e  ai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Salerno. Caso che stà seguendo personalmente dall’inizio. Una circolare del Consiglio superiore della magistratura ha dato garanzia al pubblico ministero di continuare le indagini  sull’omicidio Vassallo. Franco Roberti è colui che garantisce che il fascicolo Vassallo resta a Volpe . «La circolare del Csm — ha spiegato l’ex capo della Dda di Napoli — prevede la continuità per le inchieste assegnate al sostituto sei mesi prima del passaggio presso un’altra sezione della Procura. Quindi Rosa Volpe può continuare a seguire il caso Vassallo, esattamente come gli altri procedimenti che le sono stati assegnati da più di sei mesi»

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