Parchi nazionali a confronto: team di esperti di Jeju dalla Corea del Sud per studiare quello del Cilento (FOTO)

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Parchi nazionali a confronto: team di esperti di Jeju dalla Corea del Sud per studiare quello del Cilento (FOTO)

Arrivano da un’isola vulcanica a 130 chilometri a sud della costa coreana, interamente parco nazionale. Sono venuti dalla Corea del Sud per conoscere le realtà del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Si tratta di una delegazione di Jeju che fa ricerche e progetti per aiutare lo sviluppo dei comuni e delle province coreane. La delegazione è in Cilento per studiare le esperienze di sviluppo nell’area. La scelta del Parco cilentano, rispetto agli altri della rete nazionale, non è casuale. Il nostro ha le stesse caratteristiche di quello di Jeju, quanto ai riconoscimenti. Infatti, come quello dell’isola coreana, è bene patrimonio dell’Unesco, Riserva della biosfera e Geoparco. Dal Parco la scelta dell’area da far conoscere meglio è ricaduta su quella del Bussento perché è un sistema già rodato e che funziona e che annualmente accoglie studenti dalle università di Salerno e Napoli. Ecco perché gli esperti, responsabili del settore di sviluppo delle realtà territoriali della Corea, hanno visitato i comuni di Casaletto Spartano, Tortorella, Morigerati e Caselle in Pittari.

Durante il tour sono stati accompagnati dal dottor Arnaldo Iudici, naturalista e guida locale. Una giornata in cui i coreani hanno potuto vedere i siti naturalistici più importanti dell’area, tra i quali i Capelli di Venere a Casaletto, dove sono stati accolti dal sindaco Giacomo Scannelli e dalla dottoressa Giulia Petrosino, Local caretaker. A Tortorella hanno visitato il little canyon, geosito del Parco, insieme all’architetto Franca Bello che ha illustrato ai coreani il programma di gemellaggio Took Marche Cilento, progetto volto proprio allo sviluppo sostenibile delle realtà rurali come quelle visitate. Tra le tappe degli esperti anche Morigerati con la sua Oasi wwf e il museo etnografico. «E’ difficile trovare in area mediterranea ed europea un caso simile. Il Parco del Cilento – hanno spiegato in un’intervista al giornale del Cilento – è uno dei rari casi di similarità con quello coreano, infatti ha tutti e tre i riconoscimenti che ha l’isola di Jeju. Siamo qui – aggiungono – per capire come in Cilento si gestisce questo grande patrimonio naturalistico, cosa è cambiato dopo la Conferenza mondiale dei geoparchi del 2012». Questo perché a Jeju il governo è molto attento al parco. «Vogliamo valorizzare, preservare e comunicare al meglio le nostre bellezze naturalistiche – spiegano – e siamo qui per capire qual è stato l’atteggiamento degli amministratori e dei cittadini cilentani all’indomani della conferenza». Il tuor si è concluso a Caselle in Pittari dove il team ha osservato dall’alto la rupe per chiudere il viaggio nel Bussento. 

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