Prende a bottigliate 16enne, la sorella del rumeno accusa: «Erano almeno in 10, gli hanno camminato sulla schiena»

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Prende a bottigliate 16enne, la sorella del rumeno accusa: «Erano almeno in 10, gli hanno camminato sulla schiena»

«Sono state delle bestie, hanno massacrato di botte mio fratello in un modo indescrivibile». E’ sconvolta la sorella del rumeno 23enne che nella notte tra domenica e lunedì fuori un noto bar di Castel San Lorenzo ferisce con una bottiglia di birra un 16enne del posto.

Una rissa scoppiata intorno alle 3,30 alimentata, forse, dallo stato di ebrezza del rumeno. La discussione diventa sempre più animata finchè giungono alle mani: il cittadino straniero con in mano una bottiglia di birra colpisce alla testa il ragazzo che riporta una brutta ferita all’altezza di un orecchio. Tutto accade in pochi istanti e alla presenza degli avventori del bar che scioccati aggrediscono a loro volta il rumeno dando anche fuoco all’auto che stando al racconto della sorella del rumeno non sarebbe di proprietà del 23enne «non ha nemmeno la pentente» asserisce, infatti, scioccata. Sul posto accorrono i sanitari del 118 e carabinieri. Entrambi i protagonisti della rissa finiscono all’ospedale di Roccadaspide: per il 16enne sono stati necessari diversi punti di sutura per il taglio alla testa, mentre il cittadino straniero ha riportato deverse contusioni e lesioni.

«Nel bar si trovavano i miei due fratelli – racconta ancora la donna – quello più grande è intervenuto quando ha visto che volevano picchiare il più piccolo. Il sedicenne è finito in mezzo alla lite non c’era intenzione di colpirlo. Non voglio che mio fratello passi per una vittima non è certo un santo ma non è giusto che lo hanno picchiato a sangue, massacrandolo di botte e pugni. Lo hanno bloccato e lo hanno colpito, erano almeno dieci persone, non si sono fermati nemmeno quando mio fratello era a terra sanguinante, gli hanno camminato sulla schiena nessuno merita un simile trattamento – alla fine conclude – Abbiamo proceduto con una denuncia ai carabinieri». Le forze dell’ordine, infatti, hanno avviato indagini e stanno sentendo le testimonianze di numerose persone per ricostruire la dinamica dei fatti accertando così le singole responsabilità.

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