Torre Orsaia, Morigerati e Roccagloriosa: copianificazione per i piani urbanistici comunali. «Prima esperienza di pianificazione congiunta nel Parco del Cilento»

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Torre Orsaia, Morigerati e Roccagloriosa: copianificazione per i piani urbanistici comunali. «Prima esperienza di pianificazione congiunta nel Parco del Cilento»

Giovedì 17 maggio alle 15,00 presso il comune di Torre Orsaia, si insedierà il tavolo di copianificazione per i ‘Piani Urbanistici Comunali’ di Torre Orsaia, Morigerati e Roccagloriosa dopo i protocolli e le intese del comune di Torre Orsaia e la provincia di Salerno e i tre comuni.

«E’ la prima esperienza di pianificazione congiunta nell’area del Parco del Cilento – dichiara il sindaco di Torre Orsaia, Pietro D’Angelo – La recente approvazione del Piano territoriale di Coordinamento della Provincia, del Piano sul dissesto idrogeologico e del Piano del Parco hanno creato tutte le condizioni per proseguire in maniera celere e concreta per  dare a questi territori, a grande valenza ambientale, uno scenario concreto di sviluppo sostenibile in un momento di crisi del paese che richiede risposte adeguate e di innovazione».

I tre comuni del Cilento primi nella sfida. Spiega Domenico Nicoletti, docente di Salvaguardia e Gestione delle aree protette dell’università di Salerno: «È il momento di ripensare al rapporto tra “cemento” e “sviluppo”. Bisogna farlo per il “bene comune”: il bene del paesaggio, violato senza tregua per assecondare il circolo vizioso della cementificazione. Recupero, riciclo, ristrutturazione, riuso,riqualificazione,  per il bene comune,  il bene dei lavoratori di tutto il comparto dell’edilizia, per i quali è indispensabile riattivare un’alternativa; il bene delle famiglie e dei cittadini, i cui risparmi sono spesso immobilizzati in una “casa”, il cui valore rischia di sprofondare nelle sabbie mobili delle finanze internazionali. Secondo i dati forniti dal Cresme, nel 2007 le “case degli italiani” valevano 7.029 miliardi di euro, oggi 6.138. Le abitazioni rappresentano ben l’84% della ricchezza reale delle famiglie italiane, e quindi circa la metà di quella complessiva del Paese. E’ bene rilanciare con i Piani Urbanistici Comunali una nuova era dell’economia basata sulle risorse proprie a partire dal territorio e dalle nuove e qualificate competenze umane e culturali».

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