Gioi Cilento, Salati scrive a Ferrari e Alfieri: «Salviamo tribunale Sala, ospedale Agropoli e Saut Gioi»

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Gioi Cilento, Salati scrive a Ferrari e Alfieri: «Salviamo tribunale Sala, ospedale Agropoli e Saut Gioi»

Una lettera al sindaco di Agropoli Franco Alfieri, che sta lottando per tenere aperto l’ospedale cittadino, e a quello di Sala Consilina Gaetano Ferrari, che sta battagliando contro la soppressione del tribunale, in maniera che le varie rivendicazioni cittadine possano essere unite in un’unica battaglia per salvare i servizi essenziali nel Cilento e Vallo di Diano. E’ quella che è stata scritta dal primo cittadino di Gioi, Andrea Salati, che sta cercando di salvare contro la possibile cancellazione il presidio Saut presente nel proprio comune e che serve nel sistema urgenza-emergenza tutto il Cilento collinare interno.
«Gioi – scrive Salati – è una realtà di certo diversa da quella delle vostre cittadine, ma è pur sempre, in questo momento, una realtà ferita in un territorio circostante mortificato che si vuol rendere sempre più marginalizzato, perché periodicamente sottoposto a tentativi di cancellare i servizi  essenziali. Realtà, quindi, accomunate da uguali vicissitudini, come si possono accomunare tante altre che nei vari settori della vita pubblica subiscono la spoliazione di servizi essenziali  all’insegna del risparmio, semmai reinvestito in territori più remunerativi a livello elettorale».

Il primo cittadino di Gioi ha coniato una frase in tal senso «la politica si deve riappropriare del proprio ruolo» perché «di certo non si possono mantenere i servizi solo facendo ricorso alla giustizia amministrativa, ne vanno di mezzo la credibilità delle istituzioni e anche le già povere casse comunali, a carico dei cittadini. Penso siete a conoscenza delle battaglie condotte per scuole, poste, strade, sanità e altri servizi essenziali nel quotidiano. Quando credi di aver avuto bloccato – confessa Salati – le scellerate decisioni prese ai danni di un territorio già penalizzato che coniuga i verbi difettivi a livello economico, si ricomincia perché la politica non è intervenuta per bloccare con provvedimenti ad hoc il danno che gli si sta perpetrando».

Dopo aver fatto riferimento alle condizioni per cui il Saut deve continuare a restare aperto visto che serve una popolazione di circa 15mila abitanti in un territorio vasto e variegato con difficoltà di spostamenti, vista la precarietà della viabilità e del trasposto, Salati avanza la proposta agli altri due suoi colleghi: «Continuerò, con l’aiuto degli amministratori di ogni appartenenza e degli abitanti  a lottare su tutti i fronti, mentre mi risuona nella mente forte quella frase ‘La politica deve riappropriarsi del proprio ruolo’. Chissà sia la volta buona per dare dignità ai nostri territori e alle popolazioni che vi abitano, che ci onoriamo di rappresentare, non certo di amministrare onde dare fiducia ai più anziani e speranza ai più giovani. Ci possiamo riuscire unendo le forze per gli intenti comuni che sono quelli della nostre popolazioni a favore del proprio territorio, solo così costringeremo la politica a riappropriarsi del proprio ruolo», ha concluso la missiva Salati.

Intanto domani, 17 settembre, alle ore 17.30 presso l’aula consiliare del Comune di Gioi in piazza Andrea Maio si terrà il consiglio comunale con all’ordine del giorno proprio la chiusura del Saut cittadino.

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