Finanza sequestra sale ricevimento, piscina e parcheggi abusivi nel Parco del Cilento: denunciati i proprietari

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Finanza sequestra sale ricevimento, piscina e parcheggi abusivi nel Parco del Cilento: denunciati i proprietari

I finanzieri della sezione operativa Navale di Salerno hanno effettuato un controllo del territorio del Parco del Cilento scoprendo manufatti e opere abusive costruite senza alcun tipo di autorizzazione. Il blitz è scattato nel comune di Capaccio e la brigata ha sequestrato una struttura adibita a sala per feste e ricevimenti con parcheggio e piscina. Le indagini, condotte dai militari su delega della procura del tribunale di Salerno, hanno consentito di scoprire che i proprietari di un fondo agricolo, vicino ad un fabbricato già esistente, avevano realizzato una struttura di cinquecento metri quadri adibita a sala per ricevimenti. L’area ispezionata dai finanzieri è di circa 20 mila metri quadri e vista la natura giuridica di fondo agricolo, i proprietari avevano negli anni potuto beneficiare delle norme che consentono la trasformazione ad uso residenziale di fabbricati strumentali ai fondi agricoli, con i parametri previsti da tali norme.

Durante il sopralluogo i finanzieri hanno scoperto altro: i proprietari, infatti, avevano realizzato, oltre alla sala ristorante, anche una piscina di oltre 400 metri quadrati, locali interrati per quasi 300 metri quadrati, viali e sentieri di camminamento, oltre ad un’area di parcheggio di quasi 8 mila metri quadri. Tutte le opere elencate sono state costruite senza le necessarie autorizzazioni e quindi i finanzieri hanno posto tutto sotto sequestro e denunciati i proprietari della struttura ritenuti responsabili dell’abuso. Ora queste persone dovranno rispondere dei reati di abuso edilizio e violazione delle norme a tutela del paesaggio. Le opere ricadono, infatti, in un territorio come il comune di Capaccio che dal 1967 è stato dichiarato di notevole interesse pubblico con apposito decreto ministeriale. Gli abusi, poi, sono stati commessi all’interno del territorio del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, zona riconosciuta «patrimonio dell’Umanità» dall’Unesco. Alle operazioni hanno preso parte anche i funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Capaccio.

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Twitter @martinoluigi92

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