Strage di Genova, Santa Marina si ferma per l’ultimo saluto a Francesco Cetrola (FOTO)

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Strage di Genova, Santa Marina si ferma per l’ultimo saluto a Francesco Cetrola (FOTO)

Il Cilento si è fermato per dare l’ultimo saluto a Francesco Cetrola, il maresciallo della guardia costiera vittima della tragedia del molo Giano di Genova. Un lungo applauso si è sollevato dalle tante persone presenti e ha salutato l’arrivo del feretro del militare nel piazzale antistante la chiesa di Santa Croce. La bara di Francesco, coperta con il tricolore, e portata in chiesa a spalla, intorno alle 15 è stata accolta in piazza a Santa Marina dagli applausi di centinaia di persone giunte da ogni parte del Cilento.

Tra due ali di folla commossa la bara ha attraversato la navata della chiesa del paese. Accanto ad essa, la madre e i fratelli del maresciallo Cetrola, Romanina, Giuseppe e Vincenzo, stretti in un abbraccio per dare l’ultimo saluto al loro Francesco.

All’arrivo del feretro in chiesa il vescovo di Teggiano-Policastro Antonio De Luca, che ha officiato la cerimonia, nell’omelia ha affidato Francesco e le altre vittime della strage di Genova alla misericordia di Dio. «La morte non è mai la fine di tutto. La sua anima sorridente sia sollievo per il suo distacco. Sappiamo che è nella gloria del cielo».

Le autorità presenti Alla cerimonia, celebrata insieme ai parroci che si sono alternati negli anni alla guida della parrocchia, hanno preso parte anche Antonio Iannone, presidente della provincia di Salerno,  l’amministrazione comunale di Santa Marina, il consigliere regionale Giovanni Fortunato e i massimi vertici della guardia costiera della regione Campania e del salernitano, oltre a diverse autorità locali, tra i quali i sindaci di Sapri, Torre Orsaia, San Giovanni a Piro, Ispani e un rappresentante del Comune di Vibonati. Erano presenti anche Attilio Pierro, assessore provinciale e il senatore Alfonso Andria. Tantissime le persone comuni, giunte da ogni parte del Cilento, per l’ultimo saluto al maresciallo della guardia costiera, ottava vittima della strage al porto di Genova di martedì scorso.

Le parole dell’amico Un amico, che conosceva bene Francesco, visibilmente commosso ha voluto salutarlo per l’ultima volta con una lettera. «Nessuno voleva arrendersi alla cruda realtà, nessuno voleva fare a meno di Francesco per sempre. Ora è qui con noi ma non è quello che voleva sua madre e i suoi fratelli». Poi lo chiama: «Maresciallo Cetrola Francesco. Presente. Tu, caro Francesco sarai sempre presente nei nostri cuori. Abbiamo pregato tanto, ma tuo padre aveva bisogno di te. Avete bisogno di stare insieme perché non vi siete vissuti abbastanza. Dovremo abituarci alla tua assenza. Non si deve morire così – conclude l’amico con la voce rotta dall’emozione – La tua morte deve diventare speranza. Non sarai seppellito nell’oblio. Ciao uomo di mare, ciao uomo eterno».

L’ultimo saluto La cerimonia si è conclusa con la lettura della preghiera del marinaio e il saluto, nella piazza antistante la chiesa, dei colleghi della guardia costiera. Tutto intorno, un silenzio composto, denso e commovente al punto da essere palpabile. Così Santa Marina ha scelto di stringersi per l’ultima volta attorno al suo Francesco.

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