Concorso Legambiente: quale è la spiaggia più bella d’Italia? Cala Bianca di Camerota è prima

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Concorso Legambiente: quale è la spiaggia più bella d’Italia? Cala Bianca di Camerota è prima

Gara aperta per la spiaggia più bella d’Italia. C’è tempo fino al 31 luglio per scegliere la spiaggia preferita e farla entrare nella top ten de ‘La più bella sei tu’, la classifica delle spiagge più affascinanti, caratteristiche e speciali del Belpaese stilata da Legambiente per l’estate 2013. La graduatoria della bellezza balneare sarà poi presentata ufficialmente il 17 agosto a Festambiente, il festival nazionale di Legambiente che si terrà a Rispescia. L’invito, rivolto a tutti, è di scegliere e segnalare attraverso il sito internet www.legambiente.it/lapiubella e i social network quale è la spiaggia più bella d’Italia, un litorale speciale che si conosce o si vorrebbe conoscere, ancora incontaminato, lambito da acque pulite e magari circondato di tesori paesaggistici che possa rappresentare una parte significativa della qualità e bellezza del Paese.

Tra le moltissime segnalazioni e foto ricevute fino ad oggi in testa alla classifica di gradimento degli utenti, ci sono: Cala Bianca (Camerota, Salerno), Caldane (Isola del Giglio, Grosseto), Campo marino (Maruggio, Taranto), Isola maddalena (Siracusa), Trentaremi (Napoli), Su Giudeu (Domus de Maria, Cagliari), Baia Verde (Gallipoli, Lecce), Baia dei Saraceni (Finale Ligure, Savona), Isola dei Conigli (Lampedusa, Agrigento).

«L’Italia è un paese ricco di splendore, con spiagge e lidi – afferma Angelo Gentili, responsabile nazionale di Legambiente Turismo – di rara bellezza che rappresentano il nostro patrimonio più prezioso insieme ai paesaggi, le risorse naturali, l’arte, la cultura, le tradizioni, il cibo e le eccellenze enogastronomiche. Tutte qualità tenute insieme dal filo della bellezza, il tema a cui abbiamo voluto dedicare quest’anno la nostra Festambiente. Anche il 17 agosto, tra gli eventi del festival, abbiamo invitato a svelare la classifica delle migliori dieci spiagge proprio il ministro dei Beni culturali Bray insieme alle località a 5 vele della Guida blu». Insieme al nome della spiaggia Legambiente invita anche dare una motivazione sulla scelta fatta che indichi il perché è bella. Magari solo per le sue caratteristiche naturali, o perché è rimasta immutata nel tempo o invece perché è stata restituita ai cittadini dopo un periodo di inaccessibilità. Le spiagge segnalate saranno valutate una a una, incrociando anche i dati raccolti dall’associazione con la Guida Blu 2013 e infine ne saranno scelte dieci da una giuria di esperti di Legambiente. Tra gli intenti dell’associazione anche quello di mantenere alta l’attenzione sulla necessità di politiche di salvaguardia che garantiscano la conservazione degli ecosistemi ed una fruizione turistica sostenibile dei paradisi balneari di particolare pregio naturalistico.

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