Camerota, giovane fa sesso via webcam e il video finisce su Facebook

Nella trappola ci sono finite decine di persone da ogni parte d’Italia e nel salernitano la truffa era già nota da quando un giovane di Buccino è stato costretto a raccontare tutto ai carabinieri pur di non pagare i criminali che lo avevano raggirato e la notizia è finita sulle pagine della cronaca locale. Ora, l’ennesimo episodio, è accaduto a Marina di Camerota, nel Cilento. La vittima è sempre un ragazzo che lunedì sera ha aperto il proprio profilo Facebook e gli è comparso davanti un video che lo ritraeva mentre faceva sesso in web cam davanti al proprio computer. Il video, caricato su Youtube dall’account Serge Dollar, conteneva nel titolo il nome del ragazzo che è appunto finito nel raggiro. 

Il fatto
La trappola è scattata utilizzando un metodo al vaglio degli inquirenti già da alcune settimane. Il ragazzo di Marina di Camerota è stato aggiunto su Facebook da una ragazza. In realtà, dietro quella figura, si cela un gruppo malavitoso ben organizzato e ramificato. La falsa adolescente ha invogliato il giovane a spogliarsi dinanzi la web cam mentre il gruppo di hacker faceva comparire sullo schermo della vittima un video hard scaricato da un qualsiasi sito pornografico. Parte il sesso virtuale e ad un tratto la chat si interrompe. Il video erotico, intanto, è finito nell’archivio della banda che lo carica su di un canale Youtube creato ad hoc e contatta la vittima.

L’estorsione
Da qui comincia il calvario. Il gruppo criminale invia un messaggio al giovane di Marina di Camerota. Nel testo è specificato che per la rimozione del video serve un versamento su di un conto apposito di diverse centinaia di euro. Il video intanto è sui social network e gli amici di Facebook lo visualizzano. Il ragazzo, invece di pagare gli estorsori, si reca in caserma dai carabinieri, fa rimuovere il video e denuncia l’accaduto. Ma i fautori della truffa non possono essere acciuffati facilmente. Questi sono stratagemmi studiati e collaudati, con computer schermati e difficilmente raggiungibili dalla polizia postale.

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