Giornata della trasparenza, il Parco nazionale del Cilento si apre ai cittadini

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Giornata della trasparenza, il Parco nazionale del Cilento si apre ai cittadini

Coinvolgere i cittadini e incrementare la partecipazione. Questi gli obiettivi della Giornata della trasparenza che si terrà il 18 dicembre alle 14:30 presso la sede del Parco nazionale del Cilento. Le Giornate della Trasparenza, come previsto dal decreto legislativo del 2013 sono a tutti gli effetti considerate la sede opportuna per fornire informazioni sul programma triennale per la trasparenza e l’integrità. Questa giornata è finalizzata al dialogo ed al confronto con cittadini, enti e associazioni. «Si tratta di un momento importante di presentazione e approfondimento circa le novità introdotte dalla legge anticorruzione – spiega il Parco –  attraverso un focus sulla nuova norma, sui reati e sul piano anticorruzione approvato dall’ente Parco».

Il dibattito sarà aperto anche agli stakeholders del territorio. Interverranno Vincenzo La Croce, Oiv del Parco(Organismo Indipendente di Valutazione della Performance), e il direttore Angelo De Vita. I documenti sono consultabili sul sito web dell’Ente www.cilentoediano.it nella sezione Amministrazione Trasparente.

CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE

L’Ente Parco ha avviato il percorso per l’ottenimento della Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS), uno strumento metodologico ed una certificazione che permette una migliore gestione dello sviluppo del turismo sostenibile nelle aree protette. La CETS è coordinata da EUROPARC Federation (Federazione Europea dei Parchi), col supporto delle sezioni nazionali della federazione (come Federparchi-Europarc Italia). L’elemento centrale della Carta è la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune ed un piano d’azione per lo sviluppo turistico. L’obiettivo è la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale ed il continuo miglioramento della gestione del turismo nell’area protetta a vantaggio dell’ambiente, della cultura, delle popolazioni locali, delle imprese e dei visitatori. La CETS è una grande opportunità per il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e per tutte le realtà del nostro territorio per entrare in una rete di eccellenza europea. Con nota del 1 dicembre l’Ente Parco ha invitato tutti gli attori locali (operatori turistici, associazioni di categoria, associazioni culturali e ambientaliste) a partecipare all’incontro fissato per il giorno 18 dicembre 2014 alle ore 15:00, presso la sede dell’Ente Parco in località Montisani, per discutere insieme delle iniziative da adottare.

Gli obiettivi che sottendono alla Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree protette sono:

• aumentare la consapevolezza e il sostegno verso le aree protette europee, che costituiscono una parte fondamentale del nostro patrimonio, e che devono essere conservate per le generazioni future, affinché ne possano godere;

• migliorare lo sviluppo sostenibile e la gestione del turismo nelle aree protette, prendendo in considerazione le necessità dell’ambiente, degli abitanti del luogo, delle aziende locali e dei visitatori.

I principi della carta prevedono la collaborazione fra partner, la preparazione e implementazione di una strategia, e l’affrontare le questioni chiave. Le aree protette della Carta assumono una serie di impegni per raggiungere gli obiettivi citati.

1 Coinvolgere tutti coloro che sono impegnati nel settore del turismo, nell’area protetta e nelle zone circostanti, nel suo sviluppo e nella sua gestione: 

Un forum permanente, o un organo equivalente, dovrebbe essere istituito fra l’autorità di gestione dell’area protetta, i comuni del comprensorio, le organizzazioni per la conservazione, le comunità e le associazioni locali, i rappresentanti del settore turistico. Si dovrebbero inoltre sviluppare e mantenere contatti con le autorità regionali e nazionali.

 2 Preparare e implementare una strategia di turismo sostenibile e un piano d’azione per l’area protetta:

La strategia dovrebbe essere basata su un’attenta consultazione e dovrebbe essere approvata e compresa dagli stakeholder locali. Dovrebbe contenere:

• la definizione dell’area interessata dalla strategia, che potrebbe estendersi anche al di fuori dell’area protetta;

• una valutazione del patrimonio naturale, storico e culturale dell’area, delle sue infrastrutture turistiche e delle condizioni economiche e sociali, prendendo in considerazione questioni quali capacità, necessità e potenzialità;

• una valutazione dei visitatori attuali e dei potenziali mercati futuri;

• una serie di obiettivi strategici per lo sviluppo e la gestione del turismo, che includano:

– conservazione e valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio,

– sviluppo economico e sociale,

– conservazione e miglioramento della qualità di vita degli abitanti locali,

– gestione dei visitatori e valorizzazione della qualità del turismo offerto;

• un piano di azione per raggiungere questi obiettivi;

• un’indicazione delle risorse necessarie e dei partner che contribuiranno all’implementazione della strategia;

• proposte per il monitoraggio dei risultati.

3 Tutelare e valorizzare il patrimonio naturale e culturale dell’area, per ed attraverso il turismo, e proteggerlo da un eccessivo sviluppo turistico mediante:

• monitoraggio dell’impatto su flora e fauna e controllo del turismo nelle zone sensibili;

• incoraggiamento di attività, comprese quelle relative al turismo, che contribuiscono alla conservazione del patrimonio storico, della cultura e delle tradizioni;

• controllo e riduzione delle attività, compresi gli impatti del turismo, che: influiscono negativamente sulla qualità dei paesaggi, dell’aria e dell’acqua; utilizzano energie non rinnovabili e creano rifiuti e rumori non necessari;

• incoraggiamento dei visitatori e del settore turistico a contribuire alla conservazione della natura.

4 Fornire a tutti i visitatori un’esperienza di alta qualità sotto tutti gli aspetti:

• indagando sulle aspettative e la soddisfazione dei visitatori esistenti e potenziali;

• andando incontro alle speciali necessità dei visitatori svantaggiati;

• sostenendo iniziative che valutino e migliorino la qualità di strutture e servizi.

5 Trasmettere efficacemente ai visitatori informazioni sulle specifiche qualità dell’area:

• assicurandosi che la promozione dell’area sia basata su immagini autentiche, e sia sensibile alle necessità e alle capacità precipue dei vari momenti e luoghi;

• fornendo informazioni dirette e di buona qualità ai visitatori all’interno e nei dintorni dell’area, e aiutando le imprese turistiche a farlo anch’esse;

• fornendo a visitatori e residenti, compresi gruppi e scuole, strutture e servizi educativi che interpretino l’ambiente e il patrimonio dell’area.

6 Incoraggiare la promozione di specifici prodotti turistici che permettano la scoperta e la conoscenza dell’area:

• offrendo e sostenendo attività, eventi e pacchetti che riguardino l’interpretazione della natura e del patrimonio.

7 Aumentare le conoscenze riguardo all’area protetta e alle questioni di sostenibilità di tutti coloro che sono coinvolti nel settore turistico:

• fornendo o sostenendo programmi di formazione per il personale dell’area protetta e di altre organizzazioni e imprese turistiche, basati su una valutazione delle necessità formative.

8 Assicurarsi che il turismo sostenga e non peggiori la qualità di vita delle comunità locali:

• coinvolgendo le comunità locali nella pianificazione turistica dell’area;

• assicurando una buona comunicazione fra area protetta, comunità locali e visitatori;

• identificando e cercando di ridurre i conflitti che potrebbero insorgere.

9 Aumentare i benefici apportati dal turismo all’economia locale:

• promuovendo l’acquisto di prodotti locali (alimentari, artigianato, servizi) da parte di visitatori e aziende turistiche locali:

• incoraggiando l’impiego di personale locale nel settore turistico.

10 Monitorare e influenzare i flussi di visitatori per ridurre gli impatti negativi:

• registrando il numero di visitatori nel corso del tempo e nello spazio, e chiedendo un feedback alle imprese turistiche locali;

• creando e implementando un piano di gestione dei visitatori;

• promuovendo l’uso dei mezzi di trasporto pubblico, della bicicletta e della passeggiata come alternativa ai mezzi di trasporto privati;

• controllare la localizzazione e lo stile di ogni nuovo insediamento turistico.

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