Manifestazione Rizzico, la popolazione è presente: «Ora la soluzione definitiva»

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Manifestazione Rizzico, la popolazione è presente: «Ora la soluzione definitiva»

Si è conclusa stamattina, sabato 18 gennaio la manifestazione di protesta presso la frana di Rizzico a Pisciotta al km 16 della ex ss sr447. Numerosi i cittadini a manifestare lo stato di disagio presso la frana emblema della viabilità del Cilento. La manifestazione ha vissuto anche attimi concitati e di contestazione verso le autorità politiche, ma sempre nell’ambito di un sit-in civile.

Durante la mattinata numerosi sono stati gli striscioni di protesta, le richieste della popolazione locale e gli interventi per cercare una soluzione rapida al problema. «Vedi Rizzico e poi Muori» uno degli striscioni, ma anche «La frana non deve travolgere il nostro futuro», «Isolati? non solo ma anche ignorati».

Ad intervenire, oltre agli organizzatori della protesta e ai rappresentanti dell’amministrazione locale, a partire dal sindaco Ettore Liguori, passando per il vicesindaco Sergio di Blasi e i consiglieri di maggioranza, anche i consiglieri di minoranza Nanni Marsicano e Nello Marsicano, oltre all’ex sindaco Vittorio Marsicano. Partecipazione anche dai comuni limitrofi, presente il sindaco di Centola Palinuro Carmelo Stanziola, il sindaco di San Mauro la Bruca Giuseppe di Fluri, e anche il consigliere di minoranza di Camerota Mario Scarpitta, oltre a numerosi rappresentanti politici di Ascea come Pasquale D’Angiolillo, Marco Sansone, Pietro D’Angiolillo e il notaio di Pisciotta Sara de Rosa.

Le richieste e le proposte per la soluzione dell’annoso problema sono state numerose, a partire dalla riapertura della strada, al potenziamento della viabilità alternativa fino alla realizzazione della variante.

A partecipare da lontano alla manifestazione anche 90 pisciottani residenti in Lombardia i quali hanno inviato un documento con le proprie firme per tenstimoniare la vicinanza ai propri paesani. 

Le interviste (in aggiornamento):

Liuguori Il sindaco di Pisciotta Ettore Liguori «E’ necessario riaprire la strada a Rizzico almeno per un anno nel frattempo che si realizzi la variante. Questa operazione è necessaria per salvare la stagione turistica di quest’anno. Nel frattempo abbiamo richiesto l’autorizzazione alla Regione per dar corso immediato ai lavori della variante sul versante di Pisciotta, una volta rilasciata dalla stessa Regione la positiva valutazione di impatto ambientale». 

Marsicano Il consigliere di minoranza Giovanni Marsicano invece indica il colpevole dell’attuale situazione: «Il responsabile dell’attuale situazione è l’ingegnere della provincia Criscuolo, responsabile del non completamento dei lavori della realizzazione della variante».

Pierro spiega i provvedimenti presi dalla provincia: «Questa mattinata ho portato a conoscenza dei cittadini locali quello che abbiamo fatto con la Provincia, e abbiamo ribadito che non é vero che l’ente ha abbandonato il territorio. Il problema è che abbiamo ereditato una situazione critica. Oggi per amministrare dobbiamo fare i conti con una riduzione drastica dei fondi»

«In merito alla frana di Rizzico e alla possibile riapertura del tratto stradale sulla ex ss sr447 la Provincia di Salerno ha evidenziato 2 punti critici in cui è presenta una evoluzione rapida della frana. Coraggiosamente il Comune di Pisciotta ha chiesto di gestire la strada 447 e la provincia ha dato il consenso trasferendo la compentenza al Comune.»

«Per quanto riguarda la Provincia, abbiamo dato mandato di finanziare quelli che sono i percorsi alternati. Sono stati stanziati 300 mila euro per il tratto che collega il comune di Pisciotta con Centola, in località Gabella dove è presente un altro fenomeno franoso. Abbiamo stanziato altri 400 mila euro per ripristinare la viabilità che collega Pisciotta a Vallo della Lucania per la sistemazione della sp269».

‘Pala e Pico’ Le associazioni, conclusa la manifestazione, hanno donato ad Attilio Pierro, quale rappresentante della Provincia di Salerno, “pala e pico” poiché «è arrivato il momento di lavorare». 

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