Report live: Peppe Barra apre la XIV edizione del Paestum Festival

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Report live: Peppe Barra apre la XIV edizione del Paestum Festival

Il 15 luglio si è aperta la XIV edizione del Paestum Festival.

L’onere e l’onore di aprire la kermesse sono toccati a Peppe Barra, che da grande “cantastorie” del Sud ha intrattenuto il numeroso pubblico sempre partecipe e coinvolto dalle dolci melodie che hanno caratterizzato tutta la serata.

La cinquantennale carriera del “Peppe” di Napoli si vede e si sente tutta: tra una “Villanella” ed una “Tammuriata” incastonate tra una “Poesia r’a cacata nnammurata”, una favola del “Principino e le vecchie” (tratta da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile), la rivisitazione goliardica della struggente “Balocchi e profumi”, che nelle corde dell’artista diventa un pezzo di grande teatro tragicomico, tra una “Facezia” ed un omaggio ai grandi De Andrè (“Don Raffaè”) e Gaber (“Lo shampoo”), Peppe ci racconta storie vere, storie di popolo, storie del Sud.

Un concerto, o meglio uno spettacolo di teatro e musica, come quello di ieri sera che accosta tradizione, lingua e cultura del nostro Sud agli incantevoli templi greci rischiarati da una luna meravigliosa che è sembrata anch’essa fermarsi ad ascoltare in silenzio, non può non farci riflettere sulle grandi potenzialità del nostro territorio troppe volte bloccate da interessi particolari. E Peppe Barra ha chiuso proprio invitando tutti, ma proprio tutti, a “proteggere le tradizioni” che ci fanno da scudo.

Nel suo recital Peppe Barra è accompagnato da Paolo Del Vecchio (chitarra-mandolino), Luca Urciuolo (pianoforte-fisarmonica), Ivan Lacagnina (percussioni), Sasà Pelosi (basso), Max Sacchi (clarinetto). Ma sul palco aleggia pure lo spirito della, come dice lui, “piccola grande madre” Concetta Barra, con la quale il nostro ha condiviso tutta la carriera artistica fino alla fine.

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