Il cardinale salernitano Martino tra i sei che hanno fatto atto di obbedienza a papa Francesco
| di Luigi Martino
E’ Renato Raffaele Martino nato a Salerno il 23 novembre 1932 il cardinale e arcivescovo cattolico italiano che oggì, martedì, ha reso atto di obbedienza a nome del Sacro Collegio a papa Francesco nella giornata dedicata alla messa di inizio pontificato. In piazza San Pietro sono stati sei i cardinali che hanno preso parte a questo rito: Giovanni Battista Re e Tarcisio Bertone in rappresentanza dell’ordine dei vescovi, Joachim Meisner e Jozef Tomko per l’ordine dei presbiteri, il salernitano Renato Raffaele Martino e Francesco Marchisano per l’ordine dei diaconi. Papa Francesco ha rifiutato la ricchezza fin dal primo giorno e anche nella consegna dell’anello pescatore Bergoglio ha preferito l’argento all’oro.
Martino e Bergoglio Il cardinale di Salerno, che è stato per un periodo di servizio nella diplomazia vaticana lavora nelle Nunziature di Nicaragua, Filippine, Libano, Canada e Brasile. Nominato il 14 settembre 1980 Arcivescovo e Pro-Nunzio in Thailandia, Delegato Apostolico in Singapore, Malaysia, Laos e Brunei (dal 1983), riceve l’ordinazione episcopale il 14 dicembre 1980. Dal 1986 al 2002 ha ricevuto l’incarico di Osservatore permanente della Santa Sede presse le Nazioni Unite di New York i cui numerosi interventi sul disarmo, sulla povertà e la difesa dei diritti umani ebbero vasta eco. Da circa otto anni è sostenitore dell’attuale pontefice e nello scorso conclave Martino raggruppò un consistente numero di cardinali che fecero convergere sull’italo-argentino la propria preferenza. Durante l’ultima elezione il cardinale salernitano ha lavorato per far eleggere il papa non potendo più votare perchè ha superato gli 80 anni di età.
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