Comunità montana Calore Salernitano, chiesto tavolo tecnico per sbloccare situazione idraulico forestali

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Comunità montana Calore Salernitano, chiesto tavolo tecnico per sbloccare situazione idraulico forestali

La costituzione di un comitato permanente dei sindaci e la redazione di un documento da inviare quanto prima al prefetto di Salerno Gerarda Pantaleone e al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Sono queste le azioni decise nell’incontro convocato dal sindaco di Capaccio Paestum che si è tenuto giovedì pomeriggio nella sala Erica di Piazza Santini a Capaccio Scalo. Il tema era la situazione in cui vertono gli operai della Comunità montana Calore Salernitano che dall’inizio dell’anno non percepiscono lo stipendio e che, aggiungendo anche quelli non pagati negli anni precedenti, avanzano ben quattordici mensilità.

All’incontro erano presenti il sindaco di Capaccio Paestum Italo Voza, il vicesindaco Nicola Ragni, l’assessore all’Ambiente Eustachio Voza, il sindaco di Stella Cilento e presidente della comunità dei sindaci del Parco del Cilento Antonio Radano, il sindaco di Giungano Francesco Palumbo e gli assessori Giancarmine Verlotta di Albanella ed Enzo Giardullo di Altavilla Silentina. Pur essendo impossibilitati a partecipare alle riunione numerosi esponenti istituzionali hanno fatto sapere che aderiranno alle iniziative che verranno intraprese. Tra questi il presidente della Provincia di Salerno Antonio Iannone e il consigliere politico Mario Miano, il sindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio, la senatrice Angelica Saggese, il presidente del parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Amilcare Troiano, il consigliere regionale Donato Pica e il presidente della Comunità montana Calore Salernitano Angelo Rizzo.

«Non è da oggi che ci interessiamo alla questione, ma ora è il momento di intraprendere azioni forti – dichiara il sindaco Italo Voza – Ci devono spiegare, mettendoli per iscritto, i motivi per cui non vengono pagati gli stipendi». Il presidente della comunità del parco Antonio Radano ha proposto di allargare il tavolo tecnico anche ai sindaci delle altre comunità montane della provincia di Salerno, se non addirittura dell’intera regione. Quello di giovedì è stato il primo incontro. L’intenzione è di andare avanti utilizzando tutte le azioni che saranno necessarie per garantire il recupero delle mensilità arretrate e il ritorno ad una situazione di normalità degli operai che, nonostante tutto, continuano a svolgere le loro mansioni.

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