Sono dieci in tutto le ordinanze di custodia cautelare notificate dalla polizia postale. Perquisizioni in varie regioni italiane nelle quali sono stati individuati soggetti che diffondevano materiale pedopornografico sul web: Campania, Lazio, Umbria, Liguria, Piemonte, Veneto e Lombardia.
Le persone coinvolte sono state accusate inoltre di associazione a delinquere. Perquisite abitazioni e scovato materiale per un totale di circa 5 milioni di file fra immagini e video, dal contenuto altamente crudo. L’associazione si nascondeva perchè utilizzava il «deep web», in questa sottorete infatti è garantito l’anonimato. Gli aggiornamenti in seguito.
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