Blitz dei Ros: minacce e pestaggi per i prestiti a usura e tassi fino al 20 per cento | VIDEO

Sono sette le persone arrestate dai carabinieri della provincia di Salerno, che con questa operazione hanno messo a segno un duro colpo alla criminalità territoriale nella Piana del Sele. A finire nella rete del reparto del Ros dei carabinieri è una presunta associazione a delinquere finalizzata all’usura in odore di camorra. I presunti usurai avrebbero preso di mira uno o più imprenditori sfruttando la particolare crisi finanziaria che li riguardava. Dalle indagini è emerso che quelli maggiormente colpiti sarebbero stati gli imprenditori agricoli, ai quali venivano fatti prestiti che subivano oltre il 20 per cento di interessi. L’indagine, denominata «Rete» è nata sul filone di una precedente, sempre dei Ros, che aveva riguardato la zona di Campagna e che aveva colpito alcuni soggetti per un altro presunto giro di attività usuraria.

Un’operazione certosina, sulla quale gli inquirenti hanno lavorato mesi e mesi, ha portato i carabinieri del Ros a individuare che si trattava di due gruppi distinti, per le indagini, che però sarebbero risultati reciprocamente in contatto. Secondo gli inquirenti i tassi dei prestiti usurai oscillerebbero tra il 10, 15, 20 per cento mensile e variavano anche in base all’importo iniziale. Tra i dati emersi dall’attività ci sarebbe il legame, mai dimostrato dal punto di vista giudiziario, sia del Ricciardi che del D’Ambrosio con le vecchie organizzazioni camorristiche ormai disciolte, che operavano nel territorio negli anni 80 e 90. Nei loro confronti dei sette uomini arrestati pendono gravi imputazioni che vanno dal reato dell’associazione a delinquere finalizzata all’usura e al riciclaggio, fino al trasferimento di valori e all’esercizio illegale di attività finanziaria. Dalle indagini, sarebbero emerse le attività vessatorie nei confronti di alcune delle vittime, minacce e in due casi il pestaggio da parte degli indagati. | LE FOTO

©