Coldiretti lancia pacchetti turistici a km 0, Sangiorgio: «Effetti positivi sull’economia e sull’ambiente»

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Coldiretti lancia pacchetti turistici a km 0, Sangiorgio: «Effetti positivi sull’economia e sull’ambiente»

Connubio territorio e cucina con pacchetti turistici a km 0. E’ la nuova sfida lanciata da Coldiretti in vista dell’estate. L’iniziativa è nata dopo il successo del progetto Colti e Mangiati, realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio, che ha visto incontri degustativi in diversi ristoranti della provincia che hanno deciso di sposare la filosofia Coldiretti del Km 0, valorizzando le produzioni locali.

Di qui l’idea di percorsi ad hoc nel gusto più autentico delle produzioni salernitane. Una rete di ristoranti a Km 0 e di aziende agricole dove i turisti, una volta giunti, potranno gustare le specialità del territorio e ricevere le “coordinate” per fare la spesa direttamente negli agriturismi, nelle aziende a vendita diretta e nei farmer’s market targati Coldiretti.

Per l’estate sarà pronta una guida degli agriturismi e dei ristoranti che hanno aderito alla rete del Km 0: si tratta di prontuari a disposizione del turista per andare alla scoperta delle variegate curiosità enogastronomiche del territorio. Insomma, Coldiretti Salerno e il tour opertor Ilo metteranno a disposizione del turista non solo un “paniere” di prodotti a Km0 ma anche una capillare rete di punti vendita all’interno di aziende agricole e agrituristiche, ed una varietà di ristoranti che proporranno menu salernitano con prodotti di stagione.

«Sta crescendo sempre più la rete di locali che offrono esclusivamente prodotti del territorio – spiega il presidente provinciale di Coldiretti, Vittorio Sangiorgio – il progetto si rafforza, però, grazie alla partnership con il tour operator Ilo che sta promuovendo pacchetti turistici per creare un’offerta che riconosca quei locali – e parliamo di ristoranti, osterie, agriturismi ma anche botteghe – che utilizzano prodotti del territorio acquistati direttamente dalle imprese agricole locali. Con questa iniziativa, proponiamo un modo nuovo di fare turismo – conclude Sangiorgio – importante perché capace di intercettare un vasto pubblico, soprattutto straniero, fortemente interessato a questa nuova tendenza del turismo enogastronomico e, nel contempo, riusciamo ad accrescere la sensibilità di ristoratori e clienti verso un modello di consumo che, garantendo la freschezza, tagliando le intermediazioni e riducendo le distanze, ha effetti positivi sull’economia e sull’ambiente».

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