Piaggine, uno sportello socio-sanitario ‘a costo zero’: «Investire sul sociale per sostenere anziani, immigrati e giovani in difficoltà»
| di Marianna ValloneDare un aiuto clinico-psicologico e sociale ai cittadini di Piaggine, Sacco, Laurino e Valle d’Angelo che ne abbiano necessità o ne facciano richiesta. E’ il progetto Iride, la nuova iniziativa sociale promossa dal consigliere e sociologo Fabio Cinnadaio e alla quale ha aderito l’amministrazione comunale di Piaggine.
L’iniziativa è a costo zero, nel senso che gli autori del progetto, Francesco Domini, Antonio Petrone e Raffaella Butrico, si faranno carico di ogni costo e spesa previsti. Nel progetto sono previsti colloqui psicologici per comprendere e indirizzare i pazienti verso il miglior tipo di terapia, psicologica o meno.
«Questo progetto – spiega il consigliere di Piaggine, Fabio Cinnadaio, ai microfoni del Giornale del Cilento – è stato attuato con altri tre professionisti del settore, due psicologi e un sociologo, per rimodellare un po’ il sistema sociale nelle nostre zone, coinvolgendo quattro paesi, Piaggine, Laurino, Valle dell’ Angelo e Sacco».
«Cercheremo di organizzare spazi e sportelli per anziani, immigrati e soprattutto giovani della zona – continua Cinnadaio – interessati all’ascolto e a mettere su delle idee concrete e programmatiche. Purtroppo le risorse per il sociale, il culturale, la formazione sono ben poche, dettate da tagli scellerati da parte della Regione e dello Stato Centrale, non avendo nessun principio e modalità. Infatti, l’investire oggi su queste politiche pubbliche potrebbe dare una maggiore risoluzione al problema della crisi, viste le inefficienze dei servizi e la mancanza del lavoro».
Tra i progetti dedicati al sociale l’amministrazione Vairo ha anche attivato «un servizio di cortesia per gli anziani stessi – dichiara Cinnadaio – che affiancheremo a questo progetto e per il futuro stiamo cercando di investire sulla formazione, con il master che ospiteremo qui a Piaggine, sullo sviluppo locale, con l’Università degli Studi di Teramo».
«Poi non c’è molto da fare – continua il sociologo – anche perchè purtroppo in Regione Campania si programma e si investe poco per queste tipo di attività, per cui le risorse sono poche e quelle poche passano per i Piani di Zona che risultano essere uffici molto inefficienti, senza programmazione e con sole nomine politiche. Se riusciamo in futuro, vorremmo investire su giovani e giovani coppie, affinchè si possa ridurre la pressione fiscale, per le loro attività lavorative e commerciali, agevolandoli su affitti, tasse e lavoro. Inoltre, oggi è di fondamentale importanza anche l’inserimento degli immigrati stessi, in quanto rappresentano una forza necessaria per le nostre demografie ed il nostro Pil».
«Sarebbe opportuno che anche noi li tenessimo più in considerazione – conclude Cinnadaio – adottando politiche sociali, pubbliche e d’intervento finalizzate all’ inserimento, nel nostro tessuto sociale e lavorativo. Purtroppo, sia Comuni sia Enti sovra-comunali, appaiono molto distanti da politiche di questo genere, così come ben lontani, siamo da Regioni quali la Toscana e l’ Emilia»
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