Abusi edilizi nel cuore del Parco: tre denunciati (FOTO)

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Abusi edilizi nel cuore del Parco: tre denunciati (FOTO)

Sono stati denunciati dal corpo forestale dello Stato, C.G. di 55 anni, D.N.M. di 48 anni e S.A. di 50 anni, responsabili di aver eseguito lavori edili senza le previste autorizzazioni, apportando una modifica dello stato dei luoghi e il deturpamento delle bellezze naturali nei comuni di Perdifumo, precisamente in località “Creta Bianca” e Petina in località “S. Giovanni”. Entrambe le operazioni sono partite da segnalazioni di privati cittadini che hanno contattato la sala radio 1515 del corpo forestale dello Stato di Napoli.

I forestali di Castellabate, a seguito della segnalazione, hanno scoperto nell’agro del comune di Perdifumo, la realizzazione di un’area di scavo e di una pista di accesso ai luoghi, per una superficie di circa 1000 metri quadrati sulla quale erano stati depositati diversi cumuli di pietra provenienti dagli scavi. Dal sopralluogo le giubbe verdi hanno appurato che i lavori erano stati eseguiti senza autorizzazioni. Una volta accertato l’abuso,il corpo forestale, per prevenire ulteriori modifiche abusive dello stato dei luoghi, hanno posto sotto sequestro penale l’intera area, i cumuli di pietra e la pista di accesso.

Invece, nel comune di Petina, il comando forestale locale ha effettuato una verifica sulle opere oggetto di segnalazione e più precisamente, su di una struttura metallica di forma regolare costituita da due corpi adiacenti realizzata con pilastri in ferro bullonata alla fondazione. Dagli accertamenti e dai dati forniti dall’ufficio tecnico del Comune di Petina, i forestali hanno appurato che l’intervento è stato realizzato abusivamente. In fase di verifica le giubbe verdi oltre a constatare la non ottemperanza dell’ordinanza comunale di demolizione delle opere, hanno accertato la realizzazione abusiva di un altro locale in muratura adibito a deposito di recente costruzione poggiato su muri di contenimento.

I trasgressori sono stati denunciati alla procura del tribunale di Vallo della Lucania e Lagonegro e dovranno rispondere del reato di abusi edilizi, alterazione e modifica dello stato dei luoghi e deturpamento di bellezze naturali in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale, contemplati nell’area protetta del Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, nonché in zona S.i.c. (Sito d’importanza comunitaria) e Z.p.s. ( Zona di protezione speciale).

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