Caso Usura a Camerota, la difesa:« E’ caduta l’associazione a delinquere». Ascoltati gli altri indagati: i particolari

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Caso Usura a Camerota, la difesa:« E’ caduta l’associazione a delinquere». Ascoltati gli altri indagati: i particolari

 

«Nel provvedimento di di revoca della misura cautelare in carcere, il gip ha scritto che sono venuti meno i gravi indizi di colpevolezza». Lo dice l’avvocato Franco Maldonato, difensore di Enzo Siani ed altri nell’inchiesta Usura scoppiata a Camerota, al telefono con il giornaledelcilento.it. Quella che da alcuni viene considerata «la svolta» è la motivazione con cui, a seguito degli interrogatori di garanzia nei confronti dell’imprenditore di Camerota Vincenzo Siani il gip manda agli arresti domiciliari uno dei principali indagati. «E’ venuta meno l’ipotesi accusatoria di associazione a delinquere», è il commento del legale difensore di Siani che ha anche annunciato di chiedere la totale libertà del suo assistito al tribunale del Riesame. La motivazione del Gip con cui concede la riduzione della misura cautelare a Enzo Siani, giunge anche a seguito delle momorie depositate dalla difesa con le quali si è provato, secondo la versione della difesa, «a smontare sia l’ipotesi associativa dimostrando l’interruzione dei rapporti tra Siani e gli altri, sia quella dell’usura» evidenziando, a parere della difesa Siani, comportamenti «non compatibili con tale ipotesi» delle presunte vittime che hanno denunicato Siani.  Resta in piedi l’ipotesi dell’usura «sulla quale proveremo l’assoluta infondatezza nelle fasi successive», ha detto ancora l’avvocato, sottolineando «l’importanza di questa decisione – ancora Maldonato – poichè la rivisitazione del quadro indiziario tradizionalmente spetta al tribunale delle Libertà e raramente  giudici della cautela ritornano sui propri passi». Insomma nell’interpretazione dell’avvocato il fatto che lo stesso  giudice che ha sottoscritto le ordinanze delle misure cautelari conceda poi misure meno restrittive, motivandole con una caduta dei «gravi indizi di colpevolezza», rappresenta un forte punto a favore del teorema difensivo che prova a smontare l’accusa facendo decadere innanzitutto l’ipotesi dell’associazione e in secondo luogo quella dell’usura. Durante la mattinata sono stati ascoltati altri indagati. «I coniugi Principio Riccio e Luisa Troccoli  si sono difesi davanti al giudice giustificando puntualmente tutti i movimenti dei titoli. Hanno provato la natura assolutamente non illegale delle transazioni di denaro. Credo che in applicazione del principio espresso sull’altra posizione, il giudice non potrà che rivisitare la presunta associazione anche a carico di questi ultimi». L’altra indagata Rizzuti, si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere.

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