«Non vogliamo più fare le prostitute», extracomunitarie picchiate e gambizzate: è caccia ai malviventi

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«Non vogliamo più fare le prostitute», extracomunitarie picchiate e gambizzate: è caccia ai malviventi

E’ accaduto a Capaccio, quando era quasi scattata la mezzanotte di ieri giovedì 22 novembre, in un’abitazione in via della Giungaia nei pressi della litoranea a ridosso della pineta. Lì, in una delle tante traverse al buio, decine di ragazze provenienti da ogni parte del mondo si prostituiscono per vivere. Ognuna di loro fa capo ad un uomo che comanda, a volte anche a più di un solo uomo. I capi proteggono le loro donne, loro in cambio prendono posto lungo la strada appena il sole scompare e cominciano a “vendere” sesso in cambio di somme di denaro più o meno cospicue. Ci sono clienti abituali, altri di passaggio, ma loro non possono dire mai di no, questi sono gli ordini dall’alto.

Come sono andati i fatti In via Giungaia, in località Torre di Mare a Capaccio, due ragazze di origini domenicane,  A.R. di 44 anni e M.Y.A. di 23 anni, avevano deciso di cambiare la sorte della propria vita. Non volevano più fare le prostitute e volevano tornare in America per intraprendere una nuova avventura. La decisione non è piaciuta ai loro protettori, due uomini uno italiano e uno rumeno, che hanno aggredito le donne picchiandole a sangue. Uno dei due aggressori nel corso della lite ha esploso un colpo di pistola al piede sinistro della 44enne. Quel colpo partito dall’arma voleva lanciare un chiaro segnale ad entrambe le donne:«Nessuno può fuggire da quel posto, nessuno può tornare indietro».

Le indagini e i soccorsi Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Agropoli diretti dal capitano Raffaele Annichiarico. Le donne sono state soccorse dall’ambulanza dell’Humanitas e trasportate all’ospedale civile di Agropoli. Sul luogo dove si sono consumati i fatti, è stato ritrovato e sequestrato il proiettile calibro 9 che ha perforato la pianta del piede della prostituta, la quale avrebbe dichiarato di conoscere i due aggressori, datisi subito alla fuga dopo lo sparo: i militari dell’Arma hanno immediatamente avviato indagini ed accertamenti per rintracciare ed arrestare i due malviventi.

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