Falso nipote sacerdote morto truffa il parroco per 2 mila euro e scappa via

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Falso nipote sacerdote morto truffa il parroco per 2 mila euro e scappa via

Dopo l’imprenditore raggirato dal falso figlio del sindaco di Teggiano, nel Vallo di Diano è stata messa a segno un’altra truffa con lo stesso metodo. La notizia la riporta il quotidiano ‘La Città’ a firma di Erminio Cioffi. La vittima è un prete. Si tratta del sacerdote di Teggiano che ha consegnato 2 mila euro ad uno sconosciuto. «Ci sono cascato come un pollo – dice il sacerdote al giornalista de ‘La Città’ – Ero appena uscito dall’Episcopio quando si avvicina un giovane di circa 30 anni, ben vestito e gentile. Si presenta come il nipote del defunto don Vito D’Alto, raccontandomi tante cose di lui. Mi ha detto che viveva in America e che era ritornato in Italia, a Teggiano, per coronare il suo sogno d’amore con una ragazza americana». Dopo un monologo commovente il giovane ha avanzato la sua richiesta e il parroco ci è cascato in pieno. «Gli ho detto che sarei andato a casa a prelevare quello che avevo – ha continuato a raccontare il parroco al giornalista Cioffi – ma lui, con il suo fare gentile, mi ha invitato a salire sulla sua auto di gran lusso e ha voluto accompagnarmi anche perché ci teneva a salutare mia sorella che lui mi diceva di ricordarsela ancora. Mi sono convinto e così ho aperto la porta di casa, è entrato con me nella stanza da letto, ho preso la borsa dove contenevo tutti i miei risparmi, 2mila euro, e glieli ho dati». A quel punto il truffatore ha ringraziato il sacerdote, gli ha stretto la mano e in pegno ha lasciato una borsa che, a detta sua, avrebbe ritirato quando andava a saldare il pegno. Il prete, poi, ha scoperto che la borsa non aveva alcun valore e che quel ragazzo non era il nipote di don Vito. Ma il giovanotto si era già allontanato.

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