Vinicultura, Coldiretti: «Norme E-bacchus entrate in vigore il primo gennaio sono da considerare facoltative»

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Vinicultura, Coldiretti: «Norme E-bacchus entrate in vigore il primo gennaio sono da considerare facoltative»

Una nota dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) chiarisce che le norme, entrate in vigore il 1° gennaio e conosciute sotto il nome di E-bacchus, sono da considerare facoltative nel caso in cui la spedizione riguardi prodotti confezionati circolanti all’interno del territorio della comunità Europea.

Lo scrive in una nota la Coldiretti provinciale di Salerno. «Coldiretti aveva espresso forte preoccupazione per la nuova stretta burocratica alle imprese imposta da e-Bacchus – spiega il presidente provinciale Vittorio Sangiorgio – da giorni gli imprenditori vitivinicoli erano alle prese con codici e complicate scartoffie. E-Bacchus null’altro era che l’ennesimo carico burocratico ai danni delle aziende che avrebbe appesantito ulteriormente il sistema di certificazione e controllo per i vini a indicazione geografica, con una sovrapposizione di norme che non serve al consumatore e alle aziende, soprattutto quelle piccole, che non hanno il personale per far fronte ai tanti adempimenti».

Basti pensare che, secondo un’analisi Coldiretti, dalla produzione di uva fino all’imbottigliamento e vendita le imprese devono assolvere a oltre 70 attività burocratiche, senza contare le oltre mille norme di settore contenute in circa 4.000 pagine di direttive, regolamenti, comunicazioni, circolari e delibere nazionali e regionali.

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