Casalvelino, accusato di aver picchiato e sequestrato la compagna: il Riesame lo scarcera

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Casalvelino, accusato di aver picchiato e sequestrato la compagna: il Riesame lo scarcera

Era finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e minaccia a mano armata perchè, secondo gli inquirenti, avrebbe sequestrato la compagna davanti al figlio di appena un anno. La difesa, lunedì, lo ha fatto scarcerare.

Il fatto La notte del primo agosto di quest’anno, M.N. di 30 anni originario di Castellabate ma residente a Casalvelino, avrebbe, secondo gli inquirenti, legato con una fune la propria compagna picchiandola per tutta la notte. Nella stessa casa si sarebbe trovato anche il figlio dei due, un bambino di circa un anno. L’uomo sarebbe già stato denunciato dalla donna prima ancora di questo fatto. La 18enne raccontò l’accaduto alle forze dell’ordine. I carabinieri, dopo le disposizioni del gip del tribunale di Vallo della Lucania, hanno arrestato il probabile sequestratore il 3 agosto scorso. L’uomo è già noto alle forze dell’ordine per estorsione, minacce e droga.

Il Riesame Nella mattinata di lunedì il caso è arrivato al tribunale del Riesame di Salerno. L’avvocato Antonio Mondelli, che difende il 30enne cilentano, aveva chiesto l’annullamento del provvedimento e l’applicazione di una misura meno afflittiva anche per consentire all’indagato di continuare a svolgere la sua attività lavorativa. Il Riesame ha accolto parzialmente la richiesta del legale sostituendo il carcere con il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla compagna. Per M.N., adesso, resta l’obbligo di mantenere una distanza dalla donna, di non comunicare con lei e di non avvicinarsi per almeno 50 metri a tutti i luoghi abitualmente frequentati dalla ragazza.

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