Corsa contro il tempo per salvare Emanuele: «Intervento a Miami come ultima chance, ma ho bisogno di aiuto»

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Corsa contro il tempo per salvare Emanuele: «Intervento a Miami come ultima chance, ma ho bisogno di aiuto»

Si chiama Emanuele, ha 33 anni e da quando ne ha 5 ha iniziato il suo calvario tra ospedali e sale operatorie di tutta Italia. La malattia che combatte da sempre si chiama pseudo ostruzione intestinale cronica, aggravata da una gastroparesi che anzichè regredire è peggiorata. Ora Emanuele e Maria, la sua ragazza di Casal Velino, hanno lanciato un appello su internet.

«Oggi purtroppo credo di essere arrivato alla fine del mio viaggio. – racconta Emanuele sul suo sito – Non mi lamento ho avuto tanto dalla vita, una famiglia magnifica una straordinaria fidanzata e tanto amici.  Vivo, nonostante sia laureato in Infermieristica, una vita da disabile, libero tra virgolette sino alle 19 per poi essere schiavo di un’infusione notturna di 12 ore che sostituisce la mia nutrizione. Ciò di per sè non sarebbe poi così grave se solo servisse a farmi stare meglio, invece ormai da sette mesi sono stato inserito in una lista per un trapianto multivisceralestomaco che visto il mio stato di salute rappresenterebbe l’ultima chance».

«L’unico centro in Italia che effettua questo trapianto è Bologna – continua Emanuele – ed è un intervento ad alto rischio e la tempistica quanto mai incerta. L’unica alternativa possibile per me sarebbe quella di recarmi a Miami, dove sebbene le possibilità di vita o morte sarebbero le stesse, presso il centro del Jackson Memorial Hospital, sicuramente l’incidenza dell’intervento a cui io mio dovrei sottoporre è piu alta e quindi questo potrebbe giocare a mio favore. Come potete immaginare il preventivo di un intervento del genere è altissimo, si parla di 900000 euro, una somma altissima. Eppure – dice Emanuele – io vorrei giocarmi la mia ultima possibilità ma non permetterei mai, sapendo i rischi che corro, a parte tutto, la vita è importante e bisogna lottare sino alla fine. Credetemi – conclude nel suo appello – mi vergogno in questo momento di crisi per l’italia a chiedere un aiuto economico, ma se potesse servire a provare a vivere».

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