Rubava soldi ai detenuti, in manette carceriere: a denunciarlo un carcerato cilentano

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Rubava soldi ai detenuti, in manette carceriere: a denunciarlo un carcerato cilentano

Gli uomini della polizia penitenziaria del carcere di Fuorni hanno dovuto arrestare un collega perchè, secondo l’accusa, avrebbe sottratto dei soldi ad alcuni detenuti. Si tratta di Giancarlo Picariello, 44 anni, originario di Montoro un piccolo comune dell’avellinese.

Il ruolo La guardia aveva un ruolo ben preciso all’interno del carcere: era l’incaricato alla registrazione dei depositi da mettere in cassaforte. In parole semplici era colui che prendeva i soldi dei carcerati quando entravano in cella, li registrava e li deponeva in cassaforte. Ma non sarebbe andata sempre così.

Gli indizi L’indagine è partita dopo le segnalazioni di alcuni carcerati che lamentavano la scomparsa di quote ingenti di denaro dal proprio ”conto” in carcere. Il procuratore Giancarlo Russo ha raccolto elementi utili per incastrare il poliziotto. E’ quindi Giancarlo Picariello il presunto responsabile dei furti, nei suoi confronti il gip ha firmato la misura cautelare. Ora Picariello è ai domiciliari e venerdì, alle 10, comparirà davanti al giudice.

La denuncia Gli episodi maggiormente contestati sarebbero due. Nel primo spunta il nome di un detenuto cilentano, l’imprenditore Emanuele Zangari. Lui è finito in cella con l’accusa di aver partecipato a una presunta associazione a delinquere che dal 2009 sarebbe riuscita ad accaparrarsi le gare d’appalto della Provincia. Il caso ‘Due Torri’ con a capo i fratelli Citarella di Nocera. Proprio Zangari, 57enne di Piaggine, afferma che sarebbe entrato in carcere con mille euro, ma di essersene poi ritrovati a suo nome soltanto cento. Zangari se ne accorse quando dal carcere provò ad acquistare beni per 130 euro e dagli uffici gli fecero sapere che il suo badget era solo di cento. Ma questo non è l’unico caso, anche altri detenuti avrebbero denunciato lo stesso problema. Ora, però, al tribunale di Salerno toccherà al gip per l’interrogatorio di garanzia stabilire se la misura cautelare dei domiciliari verrà revocata, sostituita o confermata.

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