Inferno Mingardina, amianto e lunghe code verso un altro week-end di disagi (FOTO)

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Inferno Mingardina, amianto e lunghe code verso un altro week-end di disagi (FOTO)

Ci sono due semafori lungo la Mingardina. Due fanali rossi o verdi che sono diventati la ‘paura’ degli automobilisti che si recano a lavoro e dei turisti che arrivano e vanno via dal mare di Palinuro e Marina di Camerota. Le lunghe file hanno occupato in questi giorni le prime pagine dei giornali del salernitano. L’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Attilio Pierro, ha promesso che presto partiranno i lavori per riaprire a due corsie la strada che porta al mare cristallino del Cilento. Lo ha promesso più di due settimane fa e il parroco di Camerota non ci crede e attacca Pierro con dichiarazioni al vetriolo. In mezzo la querelle ci sono turisti e operatori turistici. I primi ci pensano un po’ prima di partire per il sud del Cilento, gli altri contano i danni e sollecitano chi di dovere «a cercare di risolvere il problema quanto prima».

Il sindaco di Centola, come riportato dalla Città di Salerno, si è messo addirittura a dirigere il traffico con tanto di pettorina fluorescente e paletta nell’ultimo week-end rovente sotto tutti gli aspetti. L’estate non è ancora nel vivo e già lunghe code di auto sono ferme per centinaia di metri sotto il sole cocente. D’inverno, invece, pullman pieni di scolari e autotrasportatori incontrano difficoltà per superare il tratto colpito dalla frana la scorsa estate. Proprio un anno fa il tweet di Enrico Ruggeri trovò spazio, anch’esso, sulle pagine della cronaca locale: «Meglio raggiungere Sarajevo durante la guerra», commentò il cantautore ospite a Camerota in occasione di un concerto. La Provincia ha dichiarato che è stato stanziato un finanziamento di 300 mila euro, ma dal giorno della dichiarazione nulla si è mosso.

Oltre il disagio, anche i rifiuti. C’è dell’amianto abbandonato lungo la carreggiata della «strada maledetta». Amianto e non solo. Sacchi neri dell’immondizia sono stati occultati dietro i cespugli che fanno da cornice al fiume Mingardo. La cartellonistica del Parco nazionale del Cilento è abbattuta e rombi neri, di una sostanza non nota a chi scrive, sono depositati in un’area di sosta della strada. Amianto e lunghe code: l’inferno della Mingardina pare essere il disagio più grande per i turisti che decidono di raggiungere Camerota e Palinuro durante l’estate che deve ancora cominciare.

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©Foto Luigi Martino. Riproduzione vietata

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