Ferrari e droga nel nascondiglio degli spacciatori del Cilento

| di
Ferrari e droga nel nascondiglio degli spacciatori del Cilento

Un nascondiglio segreto utilizzato probabilmente per occultare la droga prima di spacciarla. Il caveau doveva essere la centrale dello spaccio che da Ascea si ramificava fino a Casalvelino e Palinuro. All’interno del nascondiglio i carabinieri avrebbero rinvenuto anche una Ferrari di colore grigio. Emergono nuovi dettagli sull’organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti sgominata una decina di giorni dai carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania al comando del capitano Alessandro Starace. In carcere sono finite sei persone tra cui Aniello Criscuolo e il figlio Alessandro che sarebbero a capo dell’intera organizzazione. Altre sei persone tra cui l’altro figlio di Criscuolo, Carlo,  sono agli arresti domiciliari. Le indagini dei carabinieri vanno avanti. I militari della stazione di Ascea con il  maresciallo Marco Di Grazia sono riusciti a scovare in un terreno di proprietà dei Criscuolo un nascondiglio segreto. È stato individuato in località Manchi al confine tra Ascea Capoluogo e la frazione Terradura. Una deposito nascosto sotto terra ben rivestito in legno con dei tavelloni edilizi alto un metro e ottanta, lungo quasi cinque metri e largo tre metri. Un deposito sicuro dove nascondere gli stupefacenti ed incontrarsi lontano da occhi indiscreti. All’interno del nascondiglio i militari avrebbero ritrovato anche l’auto di lusso. Sempre riconducibile ai Criscuolo è stato posto sotto sequestro dalla polizia locale di Ascea agli ordini del comandante Massimilinao Falcone  un prefabbricato abusivo. L’immobile é stato rinvenuto in una zona centralissima di Marina di Ascea appartenente alla società di nolo e vendita auto Criscuolo. La struttura era stata collocata pochi giorni prima della retata dei carabinieri e probabilmente di notte. Sembra che l’autorivendita avesse acquisito un’area da un soggetto privato e che sulla stessa avrebbe voluto realizzare un deposito auto con annesso prefabbricato ad uso ufficio. Gli agenti di polizia municipale durante un servizio di controllo del territorio, hanno scoperto inoltre un altro fabbricato che, autorizzato come deposito agricolo, era stato trasformato in un’abitazione. All’interno sono stati trovati due inquilini che, alla vista dei caschi bianchi, hanno riferito di avere addirittura un regolare contratto di locazione. La polizia locale, quindi, ha denunciato a piede libero il proprietario all’Autorità Giudiziaria. Da queste indagini, oltre agli abusi edilizi, è emersa anche un’evasione tributaria perché  gli stessi abusivi non pagavano i tributi comunali.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata