Truffa dei marinai falsi ammalati: 45 indagati. L’Inps ha pagato 50 anni di malattia

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Truffa dei marinai falsi ammalati: 45 indagati. L’Inps ha pagato 50 anni di malattia

Avrebbero prescritto 50 anni di false malattie per quattro anni ad un numero non ancora ben noto di marittimi: 35 anni di questi solo per il mal di schiena. E’ solo uno dei dati emersi dalle indagini che hanno portato allo smantellamento di tre associazioni a delinquere da parte della guardia costiera di Salerno. I danni all’Inail, all’Inps e al Sasn (servizio assistenza sanitaria ai naviganti) si aggirerebbero intorno ai due milioni di euro.

I numeri Sono 45 in tutto gli indagati, 33 di questi con obbligo di firma. Cinque sono stati accompagnati in carcere: tre armatori sono di Scario e uno di Casalvelino, in più la convivente di uno dei tre (socia del compagno) e il medico fiduciario del Sasn. Un funzionario dell’Inail e tre medici sono finiti ai domiciliari. Otto le imbarcazioni sequestrate che venivano utilizzate per trasportare i turisti nelle località del Cilento come Camerota, Scario e Palinuro. Il sequestro delle barche si aggira intorno ai 3 milioni di euro. Tra le imbarcazioni sequestrate ci sarebbero anche la ‘Leucosia’ e la ‘Karin’, portate nella mattianata di venerdì al porto di Castellabate.

I destinatari delle misure cautelari Arresti in carcere: Rocco Mega 48 anni di Santa Marina, Davide Morinelli 44 anni di Casalvelino, Nicola Di Mauro 42 anni di San Giovanni a Piro, Martina Cannas 40 anni di Ozieri e Francesco Russo 54 anni di Montecorice. Arresti domiciliari: Anna Schettino 48 anni di Castellamare di Stabia, Gennaro Pezzella 57 anni di Marano, Giorgio Parasole 59 anni di Portici, Francesco Esposito 56 anni di Napoli, Antonio Siciliano 51 anni di Caivano, Bruno Fumo 56 anni di Giugliano e Domenico Micchia 64 anni di Napoli.

Il meccanismo Dalle indagini, condotte dalla procura di Vallo della Lucania, è emerso che i periodi di malattia superavano in generale ben oltre il 60% rispetto l’imbarco effettuato. I marittimi ricevevano anche la disoccupazzione, nonostante erano in malattia e percepissero già del denaro. Il medico arrestato, napoletano, non solo ha prodotto più di 1.500 certificati di malattia ma era anche incompatibile da più di quindici anni con la sua qualità di medico fiduciario del Sasn in quanto operava in una clinica privata. «Pur di frodare quanto più possibile, si legge nei fascicoli della procura, produceva i falsi certificati soprattutto in giorni festivi e prefestivi, percependo un più alto compenso per visita effettuata». E poi, ancora, le coordinate bancarie dove l’Inail versava le indennità di malattia non erano quelle di un conto corrente, ma di carte prepagate risultate in mano ad un unico soggetto. Il medico fiscale, oltre a certificare le false malattie, dichiarava di aver percorso in totale ben 5929 chilometri, percependo dunque anche le relative indennità.

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Operazione Molière 150 militari i militari della guardia costiera di Salerno e dei comandi territoriali della Campania coinvolti, mentre le indagini sono state dirette dal procuratore capo Giancarlo Grippo. Del sistema faceva parte anche il medico fiscale che, sistematicamente, attestava l’esistenza delle false malattie, nonchè alcuni dirigenti del Sasn di Napoli e il responsabile dell’area prestazioni dell’Inail. Il blitz ha portato all’interdizione di otto soggetti, tra medici, funzionari dell’Inail e dirigenti del Sasn di Napoli, dall’esercizio dell’ufficio e/o dal servizio pubblico esercitato.

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