Giornalisti campani raccontano la tragedia delle 26 ragazze nigeriane morte in mare

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Giornalisti campani raccontano la tragedia delle 26 ragazze nigeriane morte in mare

I giornalisti campani lasciano la tastiera per calcare le tavole del palcoscenico e raccontare la tragedia delle 26 ragazze nigeriane morte in mare aperto nel loro viaggio tra la Libia e l’Italia, nel novembre 2017. Una tragedia e un ricordo che diventano uno spettacolo teatrale «26 – Come in Mare Così in Terra», che andrà in scena giovedì 8 marzo, al Teatro Augusteo di Salerno. L’evento, promosso dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, è stato realizzato con il contributo di 55 giornalisti del territorio, che sono partiti dallo sbarco a Salerno dei cadaveri delle 26 ragazze, il 5 novembre 2017. I cronisti salernitani furono quel giorno testimoni di una «tragedia dell’umanità», come la definì il prefetto di Salerno  Salvatore Malfi: vite giovanissime, per la maggior parte senza identità, spezzate nel viaggio alla ricerca della serenità per se stesse e, in diversi casi, per i loro figli.

Tra l’avvio dell’inchiesta per fare luce sull’accaduto, le incombenze burocratiche per il riconoscimento dei corpi, le necessarie autopsie, l’organizzazione dei funerali e i momenti salienti del giorno del rito funebre e del silenzio, l’intera comunita’ ha seguito la vicenda attraverso il lavoro della stampa locale. Cosi’ gli stessi giornalisti hanno voluto ricordare quei giorni provando a dare “voce” a ciascuna di loro. Ogni cronista ha scritto un pensiero come se fosse una delle ragazze in viaggio dall’Africa all’Europa, esprimendo le speranze e le attese riposte nel viaggio, i pensieri in punto di morte.

Sono nati così 26 brevi monologhi che verranno letti da 26 giornaliste salernitane. «Con queste opera di teatro civile – spiega Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania – i giornalisti dimostrano che si fa informazione anche attraverso altri canali come il teatro. Richiamiamo l’attenzione su uno degli eventi più drammatici degli ultimi anni, ricordando a tutti che oltre a raccontare la cronaca delle tragedie, ognuno di noi serba dentro una partecipazione emotiva a fatti così drammatici».

Ad accompagnare le letture saranno 12 danzatori che sottolineeranno, con il movimento del corpo il significato di quanto narrato, mentre l’immagine scelta per presentare l’iniziativa è stata realizzata dall’artista Olga Marciano ed è tratta dal suo dipinto “Safiya”. La scelta della data dell’8 marzo, festa della donna, sottolinea l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno dello Sportello di Ascolto – Centro Antiviolenza di Genere “Artemisia”, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Salerno, un supporto per le persone vittime di abusi.

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