Violentata tre volte da due fratelli, uno era l’ex fidanzato: ecco come gli investigatori hanno incastrato gli aguzzini

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Violentata tre volte da due fratelli, uno era l’ex fidanzato: ecco come gli investigatori hanno incastrato gli aguzzini

Due fratelli sono stati arrestati ieri a Sassano dai carabinieri per aver aggredito e violentato una donna del posto. La vittima ha 55 anni e ora non è più perseguitata da quegli aguzzini che le avevano reso la vita un inferno. Usciva di rado dalla propria abitazione per paura di incontrarli. Mandava qualche vicino a fare la spesa, soprattutto quando fuori era buio. Era costretta a guardarsi sempre intorno e a restare da sola meno tempo possibile. Gli incubi non la facevano nemmeno più dormire. Ha raccontato agli inquirenti di «aver visto quegli uomini ovunque, come dei fantasmi».

L’arresto
Dopo mesi di indagini, incroci di dati e appostamenti, le forze dell’ordine della compagnia di Sala Consilina, agli ordini del capitano Emanuele Corda, hanno messo le manette ai polsi di Cristian Daniel Ocu, 25 anni, e Jasmel Ocu, 23 anni. Sono due boscaioli, entrambi pregiudicati, originari della Romania, che vivono nel Vallo di Diano da qualche anno. Sono accusati di violenza sessuale e lesioni personali. Il gip del tribunale di Lagonegro ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere dopo aver vagliato il lavoro degli inquirenti. Una raccolta meticolosa di indizi e prove.

La ricostruzione
Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due fratelli, tra giugno e settembre del 2014, si sono resi responsabili di tre episodi di violenza nei confronti della donna, che in due occasioni ha anche riportato ferite corporee. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il primo episodio di abusi sessuali sarebbe avvenuto in pieno centro abitato, in un vicoletto di una cittadina valdianese. Il secondo, di notte, nell’abitazione di uno dei due fratelli, mentre il terzo all’interno dell’abitazione della donna. Il fratello maggiore avrebbe violentato la donna due volte, mentre quello minore una volta. I fatti sono strettamente collegati tra loro: il più grande avrebbe raccontato al più piccolo della sua «esperienza» a casa della 55enne, l’altro avrebbe preso la palla al balzo e si sarebbe recato subito alla ricerca della vittima per emulare quello che aveva compiuto il fratello. Per entrare in casa e violentare la donna in uno dei tre episodi, l’aggressore avrebbe forzato la finestra sul retro dell’abitazione rompendo accidentalmente il vetro e svegliando qualche vicino.

La relazione
Stando alle indiscrezioni trapelate sembra che la donna avesse avuto una relazione sentimentale con uno dei due fratelli. Un rapporto durato qualche mese e poi lei, forse perchè si era resa conto dell’indole violenta del compagno,aveva deciso di porre fine al rapporto. Una decisione che però ha segnato l’inizio di un incubo per lei. Un incubo «doppio» visto che a tormentarla si è ritrovata non solo il suo ex compagno, ma anche suo fratello.

Picchiata e ferita
La malcapitata, nel corso delle violenze sessuali, ha anche subito ferite nelle parti intime e ad un piede, così come riscontrato dai referti dei sanitari dell’ospedale di Polla, nel Vallo di Diano, e dalla testimonianza resa dalla donna ai carabinieri. Gli inquirenti, però, non si sono fermati al racconto della vittima. Prima di arrestare i due fratelli hanno raccolto altri elementi, come la testimonianza di alcuni cittadini del posto che hanno notato strani movimenti nei pressi dell’abitazione della donna e avrebbero visto uno dei due boscaioli avere un diverbio con la vittima.

Perquisizioni e sequestri
Le forze dell’ordine hanno anche fatto irruzione nelle abitazioni degli arrestati, che vivono in appartamenti differenti, per sequestrare degli oggetti. Con una strumentazione scientifica sofisticata sono riusciti a repertare degli indizi e delle prove fondamentali per la risoluzione del caso. Le lenzuola, ad esempio, hanno incastrato uno dei due grazie al rinvenimento di alcune tracce di liquido biologico che erano, tra l’altro, anche sui copri cuscini. I due fratelli rumeni sono stati rinchiusi nel carcere di Sala Consilina.

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