L’attacco della minoranza ai fratelli di Angelo Vassallo: «Ancora offese al popolo di Pollica»

La minoranza di Pollica, “Terranostra”, attacca pubblicamente i familiari del sindaco pescatore Angelo Vassallo ucciso in un agguato il 5 settembre 2010. Lo fa tappezzando la cittadina del Cilento con manifesti shock: “Ancora offese al popolo di Pollica”, è quanto si legge sui volantini. Pare, infatti, che alla minoranza e ad una parte di pollichesi non siano piaciute le parole di Dario che al quotidiano ‘Il Mattino’ avrebbe dichiarato di essere «convinto che ci sono delle responsabilità della gente di Pollica, non hanno sparato ma nascosti elementi, coperto qualcuno, sottovalutato cose, stretto accordi alle spalle di Angelo».

«Milioni di metri cubi di cemento – come riportato dai manifesti affissi – hanno deturpato Acciaroli e le colline circostanti, cancellando l’antica identità di un territorio meraviglioso a colpi di permessi sulla cui legittimità ci sarebbe da scrivere romanzi. Vecchie concessioni perpetuate eternamente, fabbricati da abbattere, miracolosamente recuperati, contenziosi interminabili con onesti cittadini acciarolesi che legittimamente difendevano il loro lavoro in un porto dove le onde hanno ingoiato svariati miliardi con strane varianti al piano regolatore. La sensazione, insomma, che chi venisse da fuori con denaro da investire potesse fare quello che voleva senza alcun intoppo».

«Come tutti – si legge ancora – saremmo felici di conoscere il responsabile dell’omicidio ma conosciamo perfettamente chi si è arricchito prima e dopo la tragica morte del nostro sindaco. Dario sa bene cosa è accaduto in tutti questi anni, è lui che deve imparare a parlare chiaro».

Intanto, tra un’accusa e un risentimento, l’unica cosa certa è la morte di un sindaco e l’assenza di responsabilità a distanza di due anni esatti dal suo omicidio, avvenuto il 5 settembre 2010 con nove colpi di pistola.

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