La nipote di Mastrogiovanni e Luigi Manconi al Tgcom 24: «Per 10 ore non si sono accorti che era morto»

«La prima cosa che ho fatto quando ho rivisto il video è stato rivedere le immagini relative al momento in cui il medico mi ha vietato di vedere mio zio e mi ha detto che invece stava riposando tranquillamente. Abbiamo deciso di far vedere il video per far capire in che condizioni è stato. Tutti devono sapere», è la dichiarazioni di Grazia Serra, nipote di Franco Mastrogiovanni, il maestro elementare di Castelnuovo Cilento morto dopo 83 ore di trattamento sanitario obbligatorio nel reparto psichiatrico dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania.

Diciotto indagati per sequestro di persona, falso in atto pubblico (la contenzione non è stata registrata) e morte in conseguenza di altro reato, sono le responsabilità di cui dovranno rispondere gli accusati. Martedì 2 ottobre riprenderà il processo al tribunale di Vallo della Lucania e il pm Martuscelli pronuncerà la requisitoria contro i 6 medici e 12 infermieri del nonosomio vallese.

Luigi Manconi dell’associazione “A buon diritto”, anche lui intervistato, ha dichiarato alle telecamere di Tg Com 24: «Mastrogiovanni non era accusato di alcun reato, non era un infermo mentale e svolgeva un’attività delicatissima che è quella di maestro elementare. Ha i tratti della normalità. Nessun diverbio, si parla della violazione di un codice della strada ma nn c’è documentazione, solo ipotesi e comunque un’abnorme dismisura tra eventuali comportamenti e la sanzione del TSO che per la legge va utilizzata  solo a trattative precise che non sono state rispettate. L’agonia di Franco dura 83 ore ma per altre 10 il cadavere Franco resta legato a quel letto perche per dieci ore nessuno si accorge che quella persona è morta. Un oltraggio alla sua umanità e alla dignità di chiunque».

Intanto, il video integrale è on line sul sito de L’Espresso da giovedì alle 12.32, lo stesso orario in cui il maestro elementare di Castelnuovo Cilento è entrato nel reparto psichiatrico del San Luca di Vallo della Lucania e dal quale uscirà morto. Sarà sospeso martedì 2 ottobre, quando il pm del tribunale di Vallo della Lucania, Renato Martuscelli, incomincerà la requisitoria del processo. «Le immagini sono dure, a volte insopportabili. – si legge sul settimanale L’Espresso – Ma proprio grazie al filmato, il processo è stato rapido, considerati i tempi della giustizia italiana».

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L’intervista al Comitato ‘Giustizia e Verità per Franco