Castellabate, interrompe la prognosi e torna a casa la donna colpita a sangue dal marito: lui dietro le sbarre

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Castellabate, interrompe la prognosi e torna a casa la donna colpita a sangue dal marito: lui dietro le sbarre

Ha abbracciato subito i tre figli la donna colpita con un cric dal marito una settimana fa a Capaccio. A.N., 42 anni di Castellabate, è stata aggredita dal coniuge Nicola Avagliano. Per lui, il giudice del tribunale di Vallo della Lucania, ha convalidato l’arresto. La donna, invece, ha deciso di interrompere la prognosi prescritta dai medici e fare ritorno a casa dai propri figli tutti minorenni.

Il fatto «Non volevo. Non volevo farlo». Sarebbero state queste le prime parole di Nicola Avagliano dopo pochi minuti dall’aggressione della moglie avvenuta martedì 23 intorno alle 13. Avagliano è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Agropoli, diretti dal capitano Annichiarico, nella propria abitazione. L’uomo si sarebbe pentito subito dopo aver colpito la moglie con un cric nei pressi dell’hotel Magna Grecia. Ad allertare i soccorsi alcuni passanti che hanno visto il capo della donna sommerso dal sangue.

Le cure e la prognosi Le condizioni della donna, all’inizio, non erano rassicuranti. La mamma di tre ragazzi, è stata trasportata all’ospedale di Agropoli dove i sanitari le hanno riscontrato profonde ferite facciali e la frattura del cranio. Per medicare tutte le ferite sono stati necessari 50 punti di sutura. La donna è stata poi trasportata al San Luca di Vallo. I medici del San Luca le avevano assegnato una prognosi di almeno 30 giorni.

Torna a casa Di questi 30 giorni, A.N. è rimasta solo per sette in ospedale. Dopodichè ha deciso di dimmettersi contrariamente alla decisione dei medici. Ha firmato sotto la propria responsabilità per lasciare il nosocomio vallese e far ritorno a casa dai tre figli, tutti minorenni, il più piccolo dei quali ha solo 8 anni, che lamentavano la mancanza della mamma.

In cella Il marito resta in carcere dopo due interrogatori davanti ai giudici del tribunale di Vallo della Lucania. Nicola Avagliano, in un eventuale processo, dovrà rispondere di tentato omicidio. Intorno al caso ruotano diverse ipotesi e un probabile movente. Secondo indiscrezioni pare che l’uomo avrebbe aggredito la moglie per gelosia. Infatti, Avagliano, avrebbe colpito a sangue la moglie perchè sospettoso di un rapporto con un altro uomo che la donna portava avanti da tempo. Nulla di certo come sostiene anche la donna ai microfoni del quotidiano ‘La Città’: «Non c’è nessun amante».

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