«A Marina di Camerota alcuni lidi balneari svendono il territorio»: ecco perchè secondo un turista

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«A Marina di Camerota alcuni lidi balneari svendono il territorio»: ecco perchè secondo un turista

Gentile redazione del giornale del Cilento,
sono un turista sulla quarantina d’età con moglie e due figli. Sono un turista che si è recato nel mese di luglio nella splendida Marina di Camerota per trascorrere due settimane di vacanza. I miei figli hanno 14 e 10 anni. Abbiamo alloggiato in un appartamento nel centro del paese. Ci siamo trovati alla grande: spiagge a portata di mano, bar carini dove poter consumare un ottimo gelato e qualche piccolo divertimento per i ragazzi. Alla fine, la maggior parte della giornata, la abbiamo trascorsa in spiaggia. Da premettere che amo il Cilento e mi piace osservare il territorio da cima a fondo quando ho la possibilità di recarmi in questa terra dalle mille risorse. Ho girato tutte le spiagge di Camerota, dal Mingardo fino a Lentiscelle passando per la Calanca e Marina delle Barche. Ho notato che i lidi non sono molto attrezzati a differenza di uno al centro del paese dallo stile molto sudamericano e qualcun’altro lungo il Mingardo. La cosa che mi è saltata all’occhio, però, è stata un’altra: la concorrenza sleale di alcune strutture nei confronti di altre. Io la definisco una concorrenza distruttiva e non costruttiva per un posto che vive di turismo e basta. Cerco di spiegarmi meglio. Ho già premesso che Camerota è un posto fantastico racchiuso in un comprensorio altrettanto magnifico. Ma, proprio per questi motivi, mi chiedo: perché svendere il turismo abbassando così tanto i prezzi degli affitti di ombrelloni? Perché fare dei pacchetti con la giornata di mare completa di tutto a meno di dieci euro a persona?

A queste domande no so rispondere in maniera precisa e dettagliata, ma provo ad aggiungere dettagli che ho constatato con i miei stessi occhi. Un lido lungo lo spiaggione del Mingardo, ad esempio, offre una giornata di mare compresa di un ombrellone, due lettini, parcheggio, pranzo per due persone (primo piatto e bibita) e trasporto in navetta ad un prezzo esageratamente basso: stiamo parlando di 18 euro, cioè 9 euro a persona per 12 ore di mare in uno dei posti più belli del sud Italia. Ma è uno scherzo? Io ci corro subito e vedo che addirittura in spiaggia, oltre a chi lavora al bar, il bagnino e chi è alla direzione, c’è anche il personal trainer che durante la mattina fa allenare i turisti con acqua gym e attività fisiche varie. Tanto personale, tanta pubblicità di ogni genere e le varie spese possono essere colmate da 9 euro a persona? Mi sembra una pazzia, sorvolo e vado avanti pensando che alcune persone lavorano per hobby. E’ tempo di crisi, certo, ma non fino a questo punto.

Dal Mingardo mi sono spostato sulla Marina delle Barche, una spiaggia a ridosso del porto molto bella, ma anche qui scovo delle sorprese: c’è chi affitta ombrellone e due lettini per soli 8 euro al giorno, mentre il lido affianco, molto più bello che offre molti più servizi, fa pagare logicamente il giusto non svendendo struttura e paese. Mi piace investigare e scovare cose che la gente non sa, a volte. Mi pare di aver capito che i lidi balneari, come ogni attività, pagano il 21% di iva sul ricavato giornaliero. A differenza però degli ombrelloni che villaggi e alberghi hanno la concessione di piantare in spiaggia. Si tratta di lidi privati delle strutture ricettive dove, per legge, dovrebbero essere occupati solo dai clienti, ma così non è. Questi lidi di strutture pagano il 10% di tasse, 11% in meno del normale. Ma è giusto così se solo rispettassero la legge. Gli ombrelloni, infatti, vengono affittati dai lidi ( che li avevano in concessione ) ai turisti che non pernottano nelle strutture ricettive, ma in appartamenti. In poche parole questi furbacchioni una volta che gli ombrelloni del proprio lido si erano riempiti, usufruivano dei posti riservati agli ospiti degli alberghi e villaggi per fittare nuovi soggiorni in spiaggia e guadagnare molto di più pagando meno tasse. C’è chi addirittura utilizzando questo metodo ha pensato bene di abbassare i prezzi proprio allo stremo, tanto le tasse sono comunque minori.

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