Sold out in Campania per le prenotazioni turistiche di Capodanno: male il Cilento

| di
Sold out in Campania per le prenotazioni turistiche di Capodanno: male il Cilento

Sold out per molte località della Campania. Si registra il “tutto esaurito” in gran parte delle strutture ricettive extraalberghiere della città di Napoli e di locaità come Capri, Ischia, la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana. Buoni numeri anche per Salerno, mentre si riducono le prenotazioni in agriturismi delle aree interne del Cilento, del Beneventano e dell’Irpinia.

A confermarlo è Abbac Confesercenti. Insomma, italiani e stranieri scelgono la Campania per trascorrere il Capodanno: «Tengono le città d’arte e i siti culturali tradizionali, la crisi economica in atto ha visto una rimodulazione in parte delle tariffe al ribasso anche per la sopraggiunta tassa di soggiorno che interessa molte città della regione – dichiara il presidente Abbac, Agostino Ingenito – Va anche tenuto conto che non vi è stata una forte azione promozionale della nostra regione negli ultimi tempi e questo potrà pesare ulteriormente nella bilancia turistica nazionale rischiando di farci perdere ulteriori posizioni nei prossimi mesi».

Cambio nella gestione turistica «Abbiamo bisogno di normative chiare e di supporto alle imprese turistiche, il turismo non può prescindere da servizi efficienti per il trasporto, la sicurezza e cura dei siti culturali – commenta Ingenito – E’ da tempo che chiediamo all’assessore De Mita di andare oltre le mere analisi e di avviare un processo di autentico cambiamento».

Per il 2013 l’Abbac chiede alla Regione di «sbloccare al più presto la situazione in cui versano gli enti di accoglienza turistica e di chiudere la partita dell’agenzia del turismo. Il turismo è un’attività seria che richiede ampia programmazione e che impegna migliaia di addetti che fondano le loro speranze sull’appeal delle nostre località, non può essere limitato tutto a chi compete la nomina del direttore della nuova agenzia e bloccare l’iter di una legge che seppur monca nel testo di De Mita, attendiamo da trent’anni – conclude Ingenito –  si vada oltre i localismi e si collabori in autentica sinergia con le nostre imprese, le uniche malgrado tutto che ancora investono nel futuro turistico della nostra regione».

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata