Notte insonne per controllare i fiumi, criticità arancione per Cilento e Diano. Volontari pronti a spalare il fango
| di Luigi Martino
Il maltempo mette in ginocchio la provincia di Salerno. Una bomba d’acqua si è abbattuta venerdì con inaudita violenza su tutto il comprensorio dall’agro-nocerino sarnese al Cilento, passando per la Costiera Amalfitana, la piana del Sele e il Vallo di Diano. Danni alle coltivazioni. Abitazioni e locali commerciali allagati. Sono circa cento gli interventi dei vigili del fuoco e della protezione civile. L’allerta meteo prosegue anche per la giornata di oggi e in molti comuni in provincia di Salerno le scuole resteranno chiuse. Disagi anche alla viabilità con incidenti stradali e arterie chiuse. Sotto osservazioni i corsi d’acqua, molti dei quali sono straripati soprattutto alle foci.
Ecco cosa è successo nella giornata di venerdì | FOTO/VIDEO
Senz’acqua Un elenco lunghissimo di comuni e frazioni è stato stilato dalla Consac per comunicare la mancanza di acqua. I rubinetti sono a secco a: Torre Orsaia, Roccagloriosa, S. Giovanni a Piro, Camerota, Lentiscosa, Celle di Bulgheria, Centola, S. Severino, S. Nicola, Pisciotta, Caprioli, Pisciotta Marina, Ascea, Marina di Ascea, Stampella, Casalvelino Marina, Bivio Acquavella, Pedemontana, Verduzio, Casalvelino Scalo Velina, Vallo scalo, Salicuneta, Omignano Scalo, Cerreta, Pollica, Pioppi ed Acciaroli, S.Mauro, Mezzatorre, Montecorice, Agnone e Punta Capitello. «Ci scusiamo per l’inconveniente – aggiunge la società che gestisce gli impianti idrici del comprensorio – ed assicuriamo che l’interruzione sara’ contenuta nel tempo strettamente necessario all’esecuzione dei lavori». Alla ripresa dell’erogazione idrica l’acqua, per un breve periodo, potrebbe assumere una lieve colorazione; in tal caso, vorrete consentire il deflusso dai rubinetti fino a che l’acqua risulti limpida.
Coldiretti Anche la Coldiretti fa suonare il campanello di allarme e, secondo i primi dati, afferma che «milioni di danni si sono registrati alle infrastrutture, alle aziende agricole e agli allevamenti finiti sott’acqua a partire dalla provincia di Salerno dove sono allagati allevamenti di bufala destinati alla produzione di mozzarella campana Dop ma anche i campi coltivati con il pregiato carciofo di Paestum riconosciuto dall’Unione Europea, nella zona di Capaccio Paestum dove è esondato il Sele». La Coldiretti si è attivata per le operazioni di soccorso per mettere al sicuro gli animali e aiutare le famiglie convolte: «Sotto accusa – continua la Coldiretti – è la cementificazione selvaggia che in queste zone ha tolto terra fertile per l’assorbimento delle acque in un contesto caratterizzato da cambiamenti climatici che si manifestano anche con vere e proprie bombe d’acqua».
CILENTO
Una tromba d’aria nel golfo di Policastro ha scoperchiato tetti e divelto cartelli pubblicitari e stradali. E’ la zona cilentana più colpita dall’ondata di maltempo insieme a Palinuro, Centola e Marina di Camerota. Le disastrose raffiche di vento hanno causato danni ovunque: da Capitello a Villamare fino al Bussento. C’è stata tanta paura per chi abita nelle vicinanze del fiume Brizzi che si è ingrossato vistosamente nel pomeriggio di ieri e questa mattina continua a destare preoccupazione. Esondato alla foce anche il Bussento. Stessa sorte per gli abitanti della zona che costeggia il fiume Lambro e il Mingardo, tra Marina di Camerota e Palinuro. Decine le famiglie bloccate e altrettante quelle evacuate nella giornata di ieri. Un agriturismo completamente allagato. Scuole di ogni ordine e grado chiuse questa mattina a Sapri e Castelnuovo Cilento. A causa di una frana, è stata chiusa provvisoriamente al traffico, in entrambe le direzioni, la statale 18 ‘Tirrena Inferiore’ all’altezza del chilometro 178,400, tra i comuni di Laurito e Alfano, in provincia di Salerno. Sul posto, dalla serata di venerdì, sono presenti le squadre dell’Anas per le verifiche sul piano viabile e il ripristino delle condizioni di sicurezza alla circolazione. Il traffico viene deviato sulla viabilità comunale. Una potente scarica elettrica prodotta da un fulmine ha colpito il tuo di una bombola del gas a Casalvelino. Sul tetto di una abitazione privata il boato. La corrente dalle tegole è entrata fino alla bombola sistemata sotto i fornelli della cucina. La famiglia, spaventata, si è allontanata di corsa dalla casa e ha allertato i vigili del fuoco di Vallo della Lucania. Il tetto è andato in fiamme, ma il rogo è stato ben presto spento dalla pioggia battente che non è mai smessa di venire giù. L’ondata di maltempo fa emergere le prime difficoltà anche a San Giovanni a Piro. Nel comune del golfo di Policastro parte di una collina è venuta giù. Il terreno che sovrasta un tratto di strada che porta a Ciolandrea è ceduto, procurando una riduzione della carreggiata. L’ufficio tecnico comunale fa sapere che in quel punto erano già intervenuti la settimana scorsa con l’aiuto della protezione civile. Ora la situazione è peggiorata e la zona è stata transennata. Uno smottamento si è verificato anche lungo la strada che da Gioi conduce ad Omignano, nei pressi del ponte Ferri, a causa della pioggia incessante. La frana ha invaso la strada, al momento si può circolare su metà carreggiata. Il sindaco di Gioi, Andrea Salati, ha allertato Genio Civile e Provincia. A Camerota l’avviso si rinnova: «Si rammenta che la Protezione civile regionale della Campania ha prorogato l’allerta meteo fino alle 22 di sabato. In località Mingardo, all’altezza dello scoglio a Vela, sono ripresi gli interventi di bonifica del manto stradale. Il servizio manutenzioni del comune continua ad operare con mezzo meccanico. Come anticipato ieri – si legge sul sito del Comune – sarà emanata ordinanza del sindaco, straordinaria ed urgente,per l’avvio dei lavori di ripristino della massicciata danneggiata dal forte modo ondoso delle ultime 48 ore. Restano valide le raccomandazioni contenute nelle precedenti comunicazioni, massima attenzione quindi nel percorrere: statale SS562/SS562d (Mingardina/Cala del Cefalo), la provinciale 66 (Ciglioto e località Cuppa di Licusati “zona rossa”) e la statale SS562 (Marina di Camerota/Lentiscosa). Resta interdetto alla circolazione il tratto nei pressi del Vallone delle Fornaci».
Barca affondata Le abbondanti piogge che sono cadute per due giorni sull’intero comprensorio, non solo hanno fatto straripare i fiumi, chiudere le scuole e alcune strade, ma hanno fatto anche affondare una piccola imbarcazione nel porto turistico di Agropoli. Il natante, un gozzo in legno di proprietà di un pescatore del posto, ha cominciato ad imbarcare acqua ed è finito quasi per sprofondare completamente sommerso dal mare. E’ servito il tempestivo intervento di alcune persone del posto e di una gru per risollevare la barca e tirarla sulla terra ferma. Ora è in cantiere per verificarne l’integrità in tutti i suoi punti e rafforzare una piccola falla che si è aperta a prua.
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VIDEO – Palinuro in ginocchio: straripa il fiume
FOTO – Nubifragio nel Cilento: trombe d aria e allagamenti a Sapri
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PIANA DEL SELE
Esonda il Sele, evacuate decine di persone. Il fiume, che attraversa l’omonima piana, è tracimato in più punti in località ‘Brecciale’, ‘Trentalone’ e in via della Riforma, nel comune di Capaccio-Paestum, allagando numerose abitazioni e alcune aziende bufaline. Nella tarda serata di ieri sono state evacuate una decina di famiglie, mentre numerose altre hanno deciso di lasciare le case preoccupate per l’innalzamento del livello del fiume. Alberi sradicati dalla violenta tempesta avvenuta in serata e cartelli stradali divelti. Situazione molto seria anche a Battipaglia per l’esondazione del fiume Tusciano, già fuori dagli argini in piazza Cacciatori e via De Crescenzo. Nella notte è stato controllato dai volontari della Protezione civile, i vigili del fuoco, i carabinieri e i vigili urbani.
La nota del sindaco La rabbia del sindaco di Capaccio-Paestum, Italo Voza, sulla situazione del attuale del fiume Sele: «Anche quest’anno il nostro territorio, vicino al Sele, è stato colpito dall’ennesima esondazione – afferma il primo cittadino – ed intanto i progetti presentati dai Consorzi di Bonifica di Sinistra e Destra Sele non trovano, in una Regione sorda ed assente, una risposta finanziaria adeguata a tutelare l’incolumità delle famiglie e delle aziende agricole, florofrutticole e zootecniche. Esprimo la mia profonda rabbia ed amarezza – continua – siccome siamo stati lasciati soli ad affrontare l’emergenza sin dalle 16.00 di stasera mediante l’attivazione del Centro Operativo di Capaccio ed abbiamo attivato il nucleo di protezione civile comunale, i volontari e la Cri sezione di capaccio Paestum.Solo alle 22.00 abbiamo avuto l’intervento di supporto di un nucleo di vigili del fuoco nonostante, sin dalle 18.00 in poi, avessimo richiesto il sostegno alla centrale operativa della regione Campania ma inutilmente. Ribadisco – prosegue il sindaco – la mia profonda rabbia ed amarezza e senso di impotenza mia personale e della amministrazione comunale in quanto, pur non avendo nessuna responsabilità e competenza, sentiamo il dolore dei nostri concittadini. E’ vergognoso che le autorità ed organi competenti, in primis la Regione ed il genio civile, facciano poco o meglio niente, per risolvere i problemi degli argini e dell’alveo .Dopo anni di totale immobilismo ho voluto fortemente porre la questione Sele all’attenzione della Prefettura, della Regione e del Genio Civile con incontri e riunioniAbbiamo finalmente dei progetti di messa in sicurezza adottati dai due Consorzi di Bonifica, chiedo con forza che vengano finanziati dalla regione Campania, superando le beghe della burocrazia e dei signori del NO ad ogni costo, che frenano ogni iniziativa.La Giunta – conclude Voza – adotterà immediatamente le misure per la dichiarazione dello stato di calamità e il ristoro dei danni nonché la proposta di sospensione e proroga dei tributi comunali.Chiedo ai cittadini di sostenere la mia azione nei prossimi giorni con iniziative di protesta ferma e forte, siamo stanchi dell’immobilismo della Regione che deve assumersi le proprie responsabilità».
VALLO DI DIANO
Scuole di ogni ordine e grado chiuse a Roscigno, Bollosguardo, Sala Consilina, Teggiano, Sant’Arsenio e Polla nel Vallo di Diano. Il sindaco di Padula si riserva la decisione a pochi minuti dall’inizio delle lezioni. Già ieri mattina la scuola di Sant’Arsenio non ha ospitato gli alunni perchè allagata. A Teggiano strade chiuse per la caduta di alberi. Particolari disagi sulla provinciale 39 tra San Pietro al Tanagro e Teggiano. Via Buco Vecchio interdetta al traffico. Chiusa per allagamento anche la Silla di Sassano–Trinità di Sala Consilina. Il Tanagro rischia di esondare e una squadra della protezione civile è stata costantemente a lavoro nei pressi degli argini anche durante la notte. L’amministrazione di Padula, con una ordinanza, ha vietato il transito sulla strada 51 dall’incrocio con Via Drappo all’intersezione con Via Ascolese. Attivo un numero fisso al servizio dei cittadini disponibile 24 ore su 24 anche nella giornata di oggi. Chiusa venerdì notte la strada d’accesso al paese vecchio di Roscigno. Il provvedimento è stato preso per evitare che qualcuno si trovasse al di sotto dei palazzi pericolanti mentre crollano calcinacci e pietre.
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