Abusivismo edilizio nel Cilento, accordo Parco-Procura: sì ad abbattimenti

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Abusivismo edilizio nel Cilento, accordo Parco-Procura: sì ad abbattimenti

Firmato questa mattina un accordo di programma tra la procura di Vallo della Lucania e l’ente Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni che prevede soluzioni in materia di acquisizione e demolizione di manufatti abusivi. «Non è il primo caso in Italia, – ha spiegato in conferenza stampa il procuratore capo Antonio Ricci – seguiamo l’esempio virtuoso di altre Procure con altri Parchi nazionali in zone vincolate da aree protette. Un protocollo importante come ufficio giudiziario e per il Parco, come ente preposto alla tutela ambientale. Prevede la possibilità – aggiunge Ricci – che la procura si avvalga di fondi del Parco, che arrivano dal ministero dell’Ambiente, per procedere a quelle che sono le più gravi violazioni edilizie che incidono sul piano territoriale».

Chiaro dunque l’impegno contro l’abusivismo edilizio nel Cilento. «Oggi è una data particolare, la strage di Capaci. Presentare e firmare un atto concreto oggi con un Procuratore di grande spessore, nominato tra i massimi esperti dal Ministero dell’Ambiente, sull’abusivismo, mi rende la giornata emozionante, nel ricordo di un grande magistrato, quale era Giovanni Falcone. – ha detto Tommaso Pellegrino, presidente del Parco – E’ un accordo di programma che tutela un territorio di grande pregio, un territorio con ben quattro siti Unesco, e che soprattutto mette in campo un’azione concreta di grande incisività a tutela di un tema quello dell’abbattimento delle strutture abusive, in cui c’è ancora troppa burocrazia».

«Abbiamo già individuato una serie di siti, alcuni dei quali già stanno seguendo un iter giudiziario che il tribunale sta seguendo. Come Parco abbiamo fatto 118 ordinanze ma già nelle prossime ore metteremo in campo una ulteriore azione incisiva. I territori maggiormente coinvolti sono quelli della costiera, il dato positivo è che 13 manufatti sono stati acquisiti dall’Ente e quindi potranno essere abbattuti. Ridiamo quel territorio alla bellezza del Parco e alle famiglie che vivono qui. Questo è il nostro obiettivo».

Il video della conferenza stampa

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