Addio spiagge libere nel Cilento, corsa dei turisti per occupare gli ultimi «fazzoletti free»

| di
Addio spiagge libere nel Cilento, corsa dei turisti per occupare gli ultimi «fazzoletti free»

Ombrelloni di un unico colore occupano interi tratti di arenile lungo la Costiera Cilentana. Le spiagge accessibili liberamente calano. Preoccupazione anche per le tartarughe che negli ultimi anni hanno scelto il Cilento per nidificare e far nascere i propri piccoli, ma la crescita di privatizzazione spaventa gli esperti: «E’ più facile che le tartarughe scavino e depongano le uova dove di notte non trovano intralci come ombrelloni o sdraio». I lidi balneari sono in netta crescita. Lo scenario che si presenta nei primi giorni di luglio, da Sapri a Paestum passando per Camerota, Palinuro e Agropoli, è lo stesso. Dinanzi agli occhi di chi cerca uno spazio al sole si presentano file interminabili di sedie, ombrelloni, torrette dei bagnini, bar e tendo strutture.  Gli stabilimenti si allargano e prolificano per chilometri e chilometri, «scippando» di fatto gli ultimi fazzoletti di spiaggia «free» sopravvissuti finora all’invasione. I servizi sono necessari lungo il litorale, come è anche vero che probabilmente la privatizzazione aiuta a mantere i litorali puliti, ma non tutti i turisti possono permettersi di noleggiare ogni giorno l’ombrellone o c’è chi vuole semplicemente restare lontano dalla musica, dall’animazione e dal «vicino» di ombrellone.

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata