Aeroporto di Salerno cambia nome e aggiunge Cilento, Marsicano: «Per noi un’occasione di sviluppo turistico e non solo»

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Aeroporto di Salerno cambia nome e aggiunge Cilento, Marsicano: «Per noi un’occasione di sviluppo turistico e non solo»

Si è tenuta lo scorso venerdì, l’assemblea per la ricapitalizzazione della società sul prossimo futuro che spetta all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. Oltre alla presenza di delegati della regione Campania e Basilicata e all’importante aumento di capitale, che è stato portato a poco più di un milione di euro, si è discusso molto sull’iniziativa della denominazione dell’aeroporto, cioè la proposta del nome che dovrebbe prevedere l’aggiunta di Cilento a Costa d’Amalfi togliendo Salerno. In merito a tale questione, il presidente della società aeroportuale, Antonio Ilardi, ha contestato: «Io non credo si costruisca un aeroporto aggiungendo nomi ma aggiungendo metri di pista. Personalmente non sarei del tutto contrario all’alienazione del nome Salerno, naturalmente nei prossimi giorni convocherò un’assemblea per definire la questione della denominazione. Il nome dell’aeroporto non è nella discrezione e disponibilità di chi lo gestisce ma nella discrezione e disponibilità dello Stato».

La proposta della nuova denominazione è stata presentata da Giovanni Marsicano, rappresentante del Cilento al consiglio di amministrazione. «È ormai quasi un anno che porto avanti questa proposta – afferma Giovanni Marsicano –  ma ci sono sempre delle forti resistenze da parte di Salerno. L’aeroporto deve necessariamente aggiungere il nome Cilento, in quanto per noi sarebbe un’occasione di sviluppo turistico e non solo.  Non capisco per quale ragione ci siano delle resistenze. Si tratta di polemiche sterili, che non offendono solo me ma l’intero Cilento. Ha più bisogno il Cilento dell’aeroporto che la stessa Salerno. Sempre su mia proposta – continua – una volta eseguiti i dovuti lavori, l’aeroporto, a differenza di quello di Napoli, potrebbe anche consentire decolli e atterraggi notturni. Un ulteriore progetto – conclude- sarebbe, infine, quello di attrezzare l’aerostazione per i voli cargo, ovvero istituire il traffico commerciale che a Napoli non c’è».

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