Agropoli, rifiuti in strada. Sindaco fa chiarezza: «Il decoro della città dipende anche dai cittadini»

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Agropoli, rifiuti in strada. Sindaco fa chiarezza: «Il decoro della città dipende anche dai cittadini»

«Mi hanno segnalato delle discussioni sui social relative alla presenza di sacchi di rifiuti abbandonati sui marciapiedi. Sono contento di apprendere che molti cittadini hanno già compreso il motivo per cui quelle buste, contenenti sfalci d’erba e resti di potatura, restino in strada. Questo genere di rifiuti, infatti, va conferito unicamente presso l’isola ecologica di località Malagenia. Lo abbiamo detto all’indomani della sua apertura e lo abbiamo ribadito più volte. Questo sito garantisce a tutti i cittadini di Agropoli la possibilità di disfarsi dei residui delle attività di giardinaggio, degli ingombranti e di molti altri materiali gratuitamente». Così in una nota il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, fa chiarezza rispetto ai rifiuti sui marciapiedi della città.

«Nonostante ciò, c’è chi continua a lasciare la spazzatura in strada. – dice Coppola – Sappiate che gli operai della Sarim non sono tenuti a raccogliere sfalci d’erba o di potatura. Ecco perché i sacchi sono rimasti in strada, con la speranza che il responsabile li ritirasse e li smaltisse correttamente.Purtroppo questo non sempre avviene. Siamo stati costretti ad interessare del caso la Polizia Municipale che dovrà individuare i trasgressori, laddove possibile, e sanzionarli».

Poi l’invito ai cittadini: «Il decoro e la pulizia di una città non dipendono soltanto dall’operato di un’amministrazione comunale. Ogni singolo cittadino può fare il bene del territorio in cui vive, anche con piccoli gesti. Noi amministratori abbiamo le nostre responsabilità ed accettiamo anche le critiche, talvolta ingenerose. Ma è dovere di tutti di essere più responsabili e rispettare le regole. Negli ultimi tempi, grazie a voi, abbiamo fatto importanti passi avanti nella raccolta rifiuti: quest’anno Agropoli è stata premiata per la prima volta come Comune Riciclone di Legambiente. Ma abbiamo ancora molta strada da fare. Impegniamoci tutti».

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