Giungono minacce ad un nostro cronista. La redazione continua a garantire il dovere di cronaca e il diritto dei cittadini ad essere informati

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Giungono minacce ad un nostro cronista. La redazione continua a garantire il dovere di cronaca e il diritto dei cittadini ad essere informati

La direzione di questa testata, segnala che questa mattina, uno dei nostri cronisti, è stato raggiunto da minacce verbali e da offese da parte di un operatore del servizio di guardia medica di Marina di Camerota.
Questa la cronaca dei fatti per capire meglio.

Luigi Martino, cronista di questo giornale, nei giorni scorsi ha realizzato per il giornaledelcilento.it un servizio inchiesta, raccontando alcune ore trascorse, di sera, presso la guardia medica di Marina di Camerota. Segnalava pertanto l’assenza del personale medico, l’assenza di qualsiasi presidio, la presenza di alcuni cittadini che denunciavano il disservizio e la piena disponibilità da parte di chiunque nell’accedere al materiale custodito all’interno di questi spazi. Il tutto documentato anche fotograficamente. Il cronista ha semplicemente svolto il suo compito di raccontare lo stato delle cose, senza prendere posizioni personali sulla vicenda, attenendosi al suo dovere di cronaca che si riflette in un diritto ben più importante che è quello riservato ad ogni cittadino, ovvero di essere informato. Le interpretazioni che su questa vicenda vengono elaborate sono a discrezione dei lettori e non imposte dal cronista di questa testata. Lo stesso, a causa di un incidente, si è servito del personale medico di questo distretto per curarsi una ferita alla testa. Questa mattina il cronista è stato raggiunto nello spazio commerciale di proprietà dei suoi familiari da un operatore del servizio di guardia medica, Salvatore Di Maio, il quale – stando a quanto raccontato dai presenti e dallo stesso Martino – lo ha minacciato ed offeso verbalmente, alludendo all’articolo da lui scritto nei giorni precedenti ed al fatto che se ritornerà a farsi curare vedrà che trattamento gli sarà riservato. Il linguaggio e le espressioni offensive riservate al cronista sono state di cattivo gusto (pertanto evitiamo di riportarle in questa pubblicazione riservandoci di renderle note nei luoghi opportuni) fino al punto che l’operatore della guardia medica è stato invitato ad allontanarsi, anche perchè all’interno dell’attività commerciale vi erano persone che non gradivano simili atteggiamenti.

Siamo consapevoli che molte persone devono abituarsi all’idea che un giornale svolga un ruolo garantito dalla costituzione e limitato dal dovere di cronaca, che impone di attenersi alla verità dei fatti, a documentarla e a diffonderla. Questo è stato fatto da questa testata e questo continueranno a fare i nostri cronisti. Le intimidazioni non faranno abbassare il livello di attenzione di questo giornale nel svolgere un ruolo di presidio e di denuncia sul territorio rispetto a fatti di interesse pubblico. Nel rispetto del ruolo di tutti, questo giornale continuerà ad offrire ai suoi lettori notizie vere e provate. Ribadiamo che non è compito del cronista rimodellare una notizia, plasmarla, strozzarla, trasformarla affinchè sia gradita ad alcuno. Le notizie sono tali perchè di interesse pubblico, belle o brutte che siano e  questo giornale continuerà a pubblicarle nella loro interezza. Siamo sempre disponibili ad eventuali contestazioni, precisazioni, rettifiche, chiarimenti, sul merito dei contenuti che questa testata pubblica, purchè riguardino, ribadiamo, il merito. Non accettiamo e non raggiungono l’obiettivo di intimorirci o farci abbassare la guardia, atteggiamenti ricattatori, aggressivi, offensivi, a noi riservati, per il semplice fatto di informare, in modo serio e provato, rispetto a fatti, circostanze, episodi e persone, sui quali i cittadini hanno il sacrosanto diritto di venirne a conoscenza, fin nei minimi particolari. Il nostro compito è semplicemente quello di raccontare la verità. Anche se a qualcuno non piace. 

Auspichiamo che i dirigenti ed i responsabili di questo servizio, raccolgano questa segnalazione ed intervengano a tal proposito, anche informando questa testata ed i suoi lettori rispetto alla posizione che intendono assumere in merito all’episodio ed all’inchiesta pubblicata. Siamo disponibili ad essere raggiunti da comunicazioni a riguardo garantendo ai nostri lettori che saranno rese pubbliche.

La direzione e l’editore di questa testata colgono l’occasione per esprimere solidarietà al nostro cronista e per complimentarsi per aver svolto semplicemente il proprio dovere. 

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