Allarme sicurezza nel Cilento dopo la sparatoria: i sindaci chiedono più controlli
| di Luigi Martino
La recente sparatoria avvenuta a Foria di Centola, culminata con la morte di un giovane albanese di 26 anni, ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza in tutto il Cilento. L’episodio, che si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione legato a furti e incursioni predatorie, ha generato un’ondata di tensione tra i cittadini e rilanciato l’appello delle istituzioni locali a un intervento deciso.
Negli ultimi mesi, il territorio cilentano è stato teatro di numerosi episodi di criminalità che hanno messo in ginocchio soprattutto i piccoli centri. Le comunità locali si dicono esasperate e chiedono a gran voce un rafforzamento delle misure di prevenzione.
Ieri sera, a Futani, si è svolto un incontro presso l’aula consiliare del Comune, che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci e amministratori del comprensorio, insieme a rappresentanti delle forze dell’ordine e semplici cittadini. Al centro della discussione, la richiesta di maggiore sicurezza e la necessità di un’azione congiunta tra enti locali e autorità sovracomunali.
Tra gli interventi più significativi, quello del sindaco di Futani, Dario Trivelli: «Non possiamo più restare in silenzio. La gente ha paura e pretende risposte concrete. Servono collaborazione e attenzione da parte delle istituzioni».
A farsi portavoce delle istanze del territorio anche l’Ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, rappresentato dal vicepresidente Carmelo Stanziola, che ha rilanciato l’appello a interventi mirati e duraturi. Deciso anche l’intervento del sindaco di Cuccaro Vetere, Simone Valiante, promotore di una lettera ufficiale indirizzata al prefetto di Salerno e al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Tra le proposte avanzate: più pattuglie nei territori, potenziamento della videosorveglianza, controlli straordinari con posti di blocco, e strumenti di supporto ai comandi locali. «Se non arriveranno risposte immediate – ha dichiarato Valiante – valuteremo forme di mobilitazione istituzionale e civile».
La richiesta è chiara: il Cilento chiede di non essere lasciato solo di fronte a un’escalation criminale che rischia di minare la serenità delle sue comunità.
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