Arpac troppo lontana per Cilento, Pellegrino: «Serve sede distaccata»

| di
Arpac troppo lontana per Cilento, Pellegrino: «Serve sede distaccata»

Tommaso Pellegrino, presidente del Parco

Tutelare un territorio di oltre 181mila ettari facendo affidamento su un presidio dipartimentale lontano 85 km può risultare difficile «soprattutto nel periodo estivo e nelle zone costiere» quando il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è invaso da turisti in ogni sua parte e la mobilità va in affanno. Ecco perché il Consiglio direttivo dell’ente Parco si è rivolto alla Regione Campania e alla Direzione generale dell’Arpac (Agenzia regionale per la protezione ambientale in Campania) presentando una richiesta precisa: istituire «una sezione distaccata dell’Arpac di Salerno nel territorio del Parco nazionale».

La richiesta è contenuta in una lettera firmata dal presidente e dal direttore del Parco nazionale, Tommaso Pellegrino e Romano Gregorio, e indirizzata alla direzione generale dell’Arpac, con sede a Napoli, e al Dipartimento provinciale dell’Arpac di Salerno. Presidente e direttore ricordano che «la perimetrazione del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ricade interamente nella parte sud della provincia di Salerno e comprende, in tutto o in parte, i territori di 6 Comunità montane e 80 Comuni, e le 2 aree marine protette di Santa Maria di Castellabate e di Costa degli Infreschi e della Masseta».

«Le aree interne, costiere e marine – spiegano Pellegrino e Gregorio – sono contraddistinte da aspetti assolutamente variegati, spesso di elevata valenza ambientale e di indiscutibile attrattiva per i flussi turistici. Nondimeno, in alcuni casi e in particolari aree sono anche importanti le pressioni di origine antropica, con i relativi potenziali impatti negativi sull’ambiente che da esse ne derivano». Da qui «l’esigenza di avere un controllo più diretto e immediato mediante una presenza concreta, si direbbe fisica, delle istituzioni deputate a tale controllo».

Troppi evidentemente i chilometri che separano la sede dell’ente e il territorio del Parco da Salerno, capoluogo della provincia più vasta della Campania, ecco perché «la presenza diretta di un presidio Arpac nel territorio del Parco, attesa la distanza con la sede dipartimentale di Salerno, potrebbe contribuire a velocizzare i tempi di intervento, migliorando l’erogazione delle prestazioni in materia di tutela ambientale, nonché potenziare e ottimizzare l’attività di contrasto dei reati ambientali», soprattutto nel periodo estivo «quando, le vie di collegamento risultano particolarmente congestionate».

Consigliati per te

©Riproduzione riservata