Arresto sindaco Santa Marina: mazzetta da 100 mila euro per un permesso a costruire

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Arresto sindaco Santa Marina: mazzetta da 100 mila euro per un permesso a costruire

Scandalo giudiziario nel cuore del golfo di Policastro. Nella mattinata di oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno e della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Lagonegro hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Giovanni Fortunato, sindaco del Comune di Santa Marina, classe 1967, e di un imprenditore di Acerra, classe 1966. I due sono accusati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

L’operazione è il risultato di un’indagine complessa condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, dalla Compagnia di Vallo della Lucania, con il supporto operativo della Tenenza di Sapri e della Sezione di PG, Aliquote Guardia di Finanza e Carabinieri. Le attività investigative, avviate nel 2023, hanno fatto emergere un presunto sistema di mala gestione della pubblica amministrazione, volto a favorire specifici interessi economici.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, due imprenditori napoletani, titolari di una società immobiliare, avrebbero pagato al sindaco la somma di 100.000 euro per ottenere un permesso a costruire in assenza del necessario piano di lottizzazione. Il denaro sarebbe stato consegnato tramite un tecnico incaricato della progettazione degli edifici.

Nel corso delle indagini – che hanno incluso intercettazioni telefoniche e ambientali, acquisizione di dichiarazioni, perquisizioni e analisi di dispositivi elettronici – è stato anche sequestrato, nel luglio 2023, denaro contante per oltre 160.000 euro.

Dalle attività è emerso un quadro preoccupante: il primo cittadino avrebbe interferito sistematicamente nelle attività tecniche e amministrative del Comune, orientando le decisioni in favore di imprenditori “selezionati” e suggerendo loro di affidarsi a professionisti a lui vicini, dai quali ricevere, secondo l’accusa, vantaggi economici diretti e indiretti.

Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della Procura, disponendo la misura cautelare nei confronti dei due indagati. Tuttavia, si ricorda che, trattandosi di una fase preliminare del procedimento penale, vige nei confronti degli arrestati la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.

Foto d’archivio

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