Bimbo affetto da grave patologia, appello della mamma: “Siamo soli nel Salernitano, senza assistenza sanitaria di base”

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Bimbo affetto da grave patologia, appello della mamma: “Siamo soli nel Salernitano, senza assistenza sanitaria di base”

"Siamo stati lasciati soli". Sono le disperate parole di Simona Castiello, 30enne di Ascea (Salerno), nel Cilento. Da anni, la donna, disoccupata, combatte la sua personale battaglia in difesa del figlio Giuseppe, un bambino di dieci anni affetto da una grave forma di siringomielia, patologia che provoca la paralisi del tronco e degli arti inferiori. Costretto a letto fin dalla nascita, e intubato a causa di complicazioni polmonari sopraggiunte al momento del parto, il bambino sopravvive grazie alla ventilazione assistita e ad un sondino che gli consente di alimentarsi. Ma negli ultimi tre anni la situazione è peggiorata. "Per sette anni ho vissuto a Castellammare di Stabia per stare vicino al bambino, assistito dai sanitari dell’ospedale Santobono con amore e grande disponibilità – spiega Simona – In quegli anni, l’assistenza domiciliare è sempre stata puntuale.
I problemi sono iniziati con il mio ritorno ad Ascea, nel 2007". "Nonostante le richieste continue di assistenza all’ex Asl Salerno 3, me la sono dovuta cavare sempre da sola. Per anni, a casa mia non si è visto nessuno, né infermieri né medici – aggiunge – Insomma, nessuna assistenza sanitaria di base, nonostante le continue richieste di aiuto. Il bambino richiede un’assistenza continuata. Se non ci fossi stata io a fargli da infermiera e da medico, tutti i giorni dell’anno, il mio Giuseppe adesso non sarebbe qui". Da qualche giorno, però, le cose sembrano cambiate. "Riceviamo la visita di un infermiere mezz’ora al giorno. E’ una goccia nel mare – conclude – La grave patologia di Giuseppe presuppone un’assistenza sanitaria adeguata, cure puntuali e controlli specialistici periodici".

 

 

fonte: metropolisweb

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