Autoimpiego, via libera ai contributi a fondo perduto per nuove attività

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Autoimpiego, via libera ai contributi a fondo perduto per nuove attività

Sono operative le misure del Ministero del Lavoro a sostegno dell’autoimpiego e del lavoro autonomo, pensate soprattutto per aiutare i giovani a trasformare idee e competenze in nuove attività. L’iniziativa, prevista dal Decreto Coesione, prevede contributi a fondo perduto per chi intende avviare imprese, attività professionali o cooperative.

Le misure si articolano in due programmi: ACN – Autoimpiego Centro-Nord, per iniziative nelle regioni centrali e settentrionali, e RSUD – Resto al Sud 2.0, destinato al Mezzogiorno. Possono accedervi giovani disoccupati, inattivi o in condizioni di marginalità, inclusi coloro iscritti al programma GOL.

I contributi, erogati come voucher fino al 100% dell’investimento, arrivano a 30-40 mila euro al Centro-Nord e 40-50 mila euro al Sud, con importi maggiori per progetti che puntano su innovazione, digitalizzazione o sostenibilità. Non tutte le spese sono ammissibili: il sostegno riguarda soprattutto investimenti funzionali all’avvio dell’attività, mentre costi per materie prime, personale o consulenze legali non rientrano.

Chi percepisce la NASpI può cumulare l’indennità con il voucher, ottenendo un capitale iniziale per partire. La procedura è a sportello e gestita da Invitalia, che cura istruttoria, erogazione dei fondi e tutoraggio. Ente Nazionale per il Microcredito e Sviluppo Lavoro Italia garantiscono formazione, accompagnamento e supporto con centri per l’impiego e camere di commercio.

In sintesi, le nuove misure offrono un’opportunità concreta per trasformare idee e competenze in lavoro autonomo, con un’attenzione particolare ai giovani e alle regioni meno sviluppate, ricordando sempre l’importanza di rivolgersi a enti e professionisti per orientarsi correttamente nel percorso.

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