Bretella Agropoli-Eboli, Ruocco: «Rappresenta il giusto risarcimento ai notevoli disagi finora subiti»

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Bretella Agropoli-Eboli, Ruocco: «Rappresenta il giusto risarcimento ai notevoli disagi finora subiti»

Sul dibattito in merito alla realizzazione della bretella A2 Agropoli-Eboli è intervenuto anche il presidente dell’Istituzione Poseidonia, l’avvocato Riccardo Ruocco: «La bretella Autostrada A2-Agropoli/Cilento, oltre a risolvere atavici problemi di circolazione di persone e cose nel nostro territorio, rappresenta il giusto risarcimento ai notevoli disagi e alle significative perdite finanziarie che l’economia, a Sud della Provincia di Salerno, ha ingiustamente conosciuto e dovuto subire, negli ultimi anni, a causa di una viabilità precaria e poco dignitosa, che ha penalizzato innanzitutto gli abitanti e poi turisti e visitatori. Alla luce di tali ed altre considerazioni, in qualità di presidente della società Poseidonia, partecipata del Comune di Capaccio Paestum, che ha in gestione per dimensioni, interesse e affluenza, il centro espositivo-culturale più visitato a sud della provincia di Salerno, il NEXT (ex Tabacchificio al Cafasso), rivolgo l’invito a tutti i più importanti centri ed attrattori culturali, naturalistici ed in generale turistici del territorio a fare quadrato attorno ad un’opera strategica e ad esprimersi favorevolmente su una infrastruttura che farà la differenza per le nostre comunità, soprattutto all’esito della definitiva apertura dell’Aereoporto di Salerno».

«Le polemiche di questi giorni? – conclude Ruocco – l’onestà intellettuale è diventata veramente merce rara e preziosa, perché tagliare le parole di un concetto più ampio facendo risultare una battuta che vizia il significato del pensiero è una operazione mediatica premeditata, scorretta e disonesta. Rispetto a questa vicenda, tuttavia, a me viene unicamente in mente la favola dell’uva e della volpe di Esopo, e mi rendo anche conto che, tra democrazia e idiozia, esiste una rima ancora più pertinente, ma, fortunatamente, poco contagiosa: la ‘Francofobia’. Pare che colpisca pochi sfortunati… e va trattata con una banale crema lenitiva».

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