Camerota, ragazzo morto al Ciclope. Del Gaudio: «Avevamo chiesto spiegazioni un anno fa, ma nessuno ci ha risposto»

| di
Camerota, ragazzo morto al Ciclope. Del Gaudio: «Avevamo chiesto spiegazioni un anno fa, ma nessuno ci ha risposto»

Già oltre un anno fa con un’interrogazione al consiglio comunale di Camerota erano stati chiesti chiarimenti sulla questione Ciclope ma non c’è stata nessuna risposta. E’ quanto denuncia il consigliere comunale di minoranza Enzo Del Gaudio. «Qui ormai chiunque si sente autorizzato a fare del nostro territorio ciò che vuole, quando vuole e come vuole, non vi sono controlli, non vi sono orari, non vi sono regole. – dice il consigliere – Un territorio ridotto allo sbando per il Dio denaro e chi dovrebbe controllare non lo fa, si gioca con la vita delle persone con la speranza che non accada mai nulla, si agisce con superficialità e prevale sempre una politica clientelare che affossa la dignità della gente».

Il consigliere d’opposizione poi aggiunge che «l’opposizione del Partito democratico in un pubblico manifesto è stato accusato di essere il Partito delle denunce e che vuole male al nostro territorio, gli eventi di oggi, invece, dimostrano il contrario. Oltre un anno fa – sottolinea Del Gaudio – abbiamo presentato un’interrogazione al Consiglio Comunale sulla questione “Ciclope” e nessuno si è degnato di risponderci, perché? Perché questo silenzio e questa negazione assoluta della verità? Abbiamo interrogato il Parlamento e la Corte dei Conti sui rapporti Comune/Ciclope e ancora attendiamo notizie con la speranza che un giorno finalmente i riflettori della verità e della giustizia si riaccendano su Camerota». 

«Su una cosa il sindaco ha ragione, – continua Del Gaudio – cioè sul fatto che ogni commento è inutile e superfluo sull’accaduto, giacché vi è la magistratura che indaga e bisogna farli lavorare, ed io spero che le indagini corrano veloci e che servano finalmente a far uscire tutta la verità, sia nel rispetto del povero ragazzo morto che per i propri familiari che oggi piangono un figlio che non riabbracceranno mai più». Poi l’affondo: «Ognuno si assuma le sue responsabilità, e se qualcuno si fosse degnato di ascoltare il Partito democratico definito falso, taroccatore e partito delle denunce forse il giovane Della Ragione oggi sarebbe ancora vivo.  – conclude il consigliere – Con la speranza che la morte di Crescenzo non rimanga l’ennesima vittima sacrificale sull’altare dell’indifferenza generale, e che sia, invece,  precursore di un modo diverso di gestire la cosa pubblica, mi stringo forte al dolore degli amici e dei parenti  e  faccio un appello a chi di dovere affinchè i cittadini avvertano la presenza della giustizia e che Camerota non sia più la terra di nessuno».

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata