Campania arancione, cosa si può fare: da riapertura parrucchieri a scuole e spostamenti

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Campania arancione, cosa si può fare: da riapertura parrucchieri a scuole e spostamenti

La Campania dovrebbe passare da zona rossa a zona arancione alla luce dei dati del monitoraggio settimanale Ministero della Salute-Iss. I dati sono ora in valutazione da parte della cabina di regia e come sempre saranno valutati dal comitato tecnico scientifico a supporto delle decisioni del ministro della Salute Roberto Speranza che deciderà le ordinanze. Puglia, Sardegna (entrata la scorsa settimana nella fascia di rischio più alta) e Valle d’Aosta rimarrebbero rosse. 

Ecco cosa determina, al momento, il passaggio:

 • Negozi

Riaprono tutti i negozi, anche i parrucchieri e i centri estetici.

 • Bar  e ristoranti

Poco cambia in realtà per bar e ristoranti. In zona arancione è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività (compresi bar, pasticcerie, gelaterie) e nelle loro adiacenze.

Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:

– dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;

– dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3).

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. Consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi.

 • Scuola

In questa zona, dal 7 al 30 aprile scuola in presenza per:

servizi educativi per l’infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare comunque denominati e gestiti); scuola dell’infanzia (materna); scuola primaria (elementari); scuola secondaria di primo grado (scuole medie).

Nello stesso periodo, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.) garantiscono l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza.)

 • Mobilità

Vietati gli spostamenti in comuni diversi da quello di residenza e in altre regioni salvo esigenze di lavoro, di salute o studio con autocertificazione. È raccomandato evitare gli spostamenti anche nel proprio comune

 • Musei

Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura (di cui all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) è sospeso, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.

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